A solo un anno dall’inaugurazione del campo da gioco il Monza Roller 2017 chiude i battenti. «Siamo senza una casa – spiega la presidente Antonella Luise- abbiamo perso la pista di via Campanella, ristrutturata a nostre spese, a causa di un affitto da 50mila euro, troppo oneroso. I nostri appelli al Comune per trovare un’alternativa sono caduti nel vuoto, le nostre mail di aiuto senza risposta».
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Così, a solo un anno dalla nascita, la società bianco azzurra che ambiva a far respirare a Monza ancora l’aria da Capitale del rotellismo italiano, è costretta a gettare la spugna. Lunedì sera la presidente ha comunicato la decisione sofferta alla squadra senior che avrebbe dovuto militare nel campionato di serie B che partirà il 21 ottobre, ma se non si trova una soluzione dovrà parlare anche con le famiglie degli atleti più giovani iscritti ai corsi.
«Abbiamo partecipato all’assegnazione delle ore all’Ardigò, storica pista cittadina del pattinaggio – spiega la presidente – avremmo avuto diritto a quattro ore, ma solo nel caso che la società che gestisce la palestra, lo Skating Club Monza, le cedesse. Purtroppo questo non è avvenuto, nonostante noi, durante la chiusura dell’Ardigò per ristrutturazione, in primavera avessimo aiutato la società cedendo due ore gratuite in via Campanella in copresenza con noi per i loro primi corsi».
Per tutta l’estate lo staff del Roller ha organizzato corsi di hockey gratuiti nei giardinetti di via Buonarroti, fungendo anche da presidio sul territorio. È in questa occasione che tanti giovani e giovanissimi si sono appassionati allo sport che a Monza ha avuto grandi campioni.
«Senza pista verrà bloccato anche il progetto con l’Opera San Vincenzo – prosegue la presidente – per dare la possibilità a bambini in condizioni economiche difficili di praticare l’hockey gratuitamente. Chiediamo solo una possibilità di allenare i nostri ragazzi».
Un finale amaro per la società che in meno di un anno di attività era riuscita a riportare l’hockey in Nazionale nella città dove tutto è nato, con il portiere Beatrice Marchesi prima convocata della storia monzese degli ultimi 30 anni.
«Questa società è stata fondata per riportare l’hockey su pista a Monza– diceva un anno fa Antonella Luise– e dare una casa a tutto il mondo della rotellistica cittadina in attesa che si concretizzi il sogno di un palazzetto per i nostri sport nel capoluogo della Brianza, roccaforte storica del rotellismo».
Sulla vicenda interviene l’assessore allo sport Andrea Arbizzoni che precisa: «L’anno scorso ero presente all’inaugurazione della nuova pista, contento di questa iniziativa privata che riportava l’hockey a Monza. Purtroppo le difficoltà a onorare l’affitto hanno portato a una causa tra Sport Village e il Roller e quindi allo sfratto. Il Roller non ha nemmeno partecipato al bando comunale per l’assegnazione degli spazi che si richiedono tassativamente tra marzo e aprile. Ora i margini di manovra sono minimi e l’unica cosa che posso fare è chiedere alle società che hanno ottenuto gli spazi di cedere delle ore al Roller, ma la cosa non è scontata».
Sempre in tema di hockey su rotelle nei piani dell’assessore c’è anche l’idea di mettere mano alla pista Boccaccio, dei giardini reali. «È in gestione al consorzio – dice Arbizzoni – ma non si può vedere un simbolo monzese abbandonato al degrado».