Carlotta Ferlito (Gal) nella bufera (con scuse) dopo le finali mancate alla trave per un solo decimo di punto sempre negli Europei transalpini. L’atleta siciliana aveva sfogato la rabbia su Twitter con frasi durissime nei confronti dei giudici: «Sono abituata a star fuori dalle finali per pochi millesimi e sono abituata a prendermela nel c..o. Supererò anche questi str…i?».
Un tweet subito cancellato, ma che ha comunque sollevato un polverone. Prima la presa di distanza della Federginnastica: «La Federazione si dissocia dal tweet della Ferlito sia nel contenuto sia, soprattutto, per la forma e il linguaggio. La Federazione è un Ente Morale dal 1896, quindi ci teniamo che i nostri tesserati, in particolare quando sono in missione con le Nazionali, rispettino la nostra tradizione e la maglia azzurra nei loro comportamenti, dentro e fuori della pedana. Anche in seguito a una cocente delusione sportiva».
Poi le scuse della atlela in forza alla squadra lissonese, sempre via twitter: «Sotto stress do il peggio di me stessa. Chiedo scusa, non volevo offendere nessuno e mi dispiace essere stata fraintesa. Buon lavoro a tutti».
Intanto Matteo Morandi (15.300) ha chiuso la finale agli anelli dei Campionati Europei di Montpellier, in Francia, al sesto posto, a pari merito con l’armeno Artur Tovmasyan. Un risultato molto positivo per l’italiano visto che ha migliorato di due lunghezze rispetto al ranking di qualificazione che l’aveva visto soltanto ottavo.
«Sono contento così! – ha detto il bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, accompagnato in pedana dal tecnico Paolo Siviero – Ho stoppato bene l’uscita. Il livello in gara era altissimo, manco fossimo ad una finale mondiale. Adesso devo concentrarmi sulla serie A». La finale è prevista il 9 maggio a Rimini.
Il responsabile delle squadre nazionali Gam, Paolo Pedrotti ha aggiunto: «Purtroppo la medaglia non è arrivata, ma Morandi si meritava questa finale visto che una serie di infortuni l’anno scorso l’avevano escluso dagli Europei prima e dai Mondiali dopo. Accettiamo il verdetto, Matteo ha eseguito l’esercizio al meglio delle sue possibilità». Sul podio uno dei suoi avversari storici, il greco Eleftherios Petrounias, confeziona 15.866 punti. Argento in ex aequo per Samir Ait Said (FRA) e Denis Abliazin (RUS, 15.566). Mentre il “Signore degli anelli” olandese Yuri Van Gelder finisce quarto con 15.533.
Tra le donne, Martina Rizzelli (13.933) è arrivata quinta alle parallele davanti alla regina All-around Giulia Steingruber (13.766), alla russa Maria Kharenkova (13.433) e alla francese Loan His (11.666). «Questa estate lavoreremo per aggiungere qualche difficoltà – spiega la 17enne – Sto vivendo una bellissima esperienza». Soddisfatto il direttore tecnico Enrico Casella: « Bravissima Martina, potrà diventare un elemento fondamentale per tutta la squadra».
Medaglia di bronzo per Alberto Busnari, con il totale di 15.200 punti, nella finale al cavallo con maniglie dei VI Campionati Europei di Ginnastica Artistica Maschile. Quella di Busnari è la 56° medaglia europea dell’Artistica azzurra, il 22° bronzo tra maschile e femminile. Per Alberto, invece, è il 3° piazzamento europeo dopo il bronzo di Patrasso nel 2002 e l’argento di Lubiana nel 2004, un risultato che gli fa ritrovare il podio continentale dopo una serie di 4° posti (da Londra 2012 ai Mondiali di Anversa 2013, passando per gli Europei di Mosca). L’ennesima conferma per l’Aviere di Melzo che – a 36 anni e con 4 edizioni dei Giochi Olimpici alle spalle (Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012) – sigilla il secondo risultato della stagione dopo il recente terzo posto in Coppa del Mondo a Lubiana. Oro al vice campione olimpico, il britannico Louis Smith (15.800) che lascia sulla piazza d’onore Harutyum Merdinyan (ARM, 15.333). “
« Ringrazio la Federazione Ginnastica d’Italia, il Presidente Agabio, il Coni e l’Aeronautica per il sostegno e per averci creduto insieme a me! – Racconta Abe in collegamento con la redazione di Rai Sport – Merito anche di tutti i miei amici che mi hanno supportato fino ad oggi, aiutandomi a tornare sul podio! Stavolta, però, la medaglia la dedico a me!».