Occasione sciupata per il Seregno, che ha visto dissolversi in pieno recupero contro l’Inveruno una vittoria che sembrava ormai in cassaforte, sprecando così la possibilità di un sorpasso in classifica sulla Pro Sesto, bloccata a sua volta in casa dallo Scanzorosciate, ma ancora in vetta al girone di serie D, nonostante una gara da recuperare, con ventisette punti, uno in più degli azzurri.
Le due formazioni si sono affrontate a viso aperto, pur con una chiara supremazia territoriale dei brianzoli, tra molti errori sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Il primo brivido lo ha regalato Roberto Ferrari, che al 4’ ha centrato il palo, anche se poi l’arbitro Matteo Frosi di Treviglio, protagonista di una direzione poco convincente e ricca di incertezze e interpretazioni discutibili, ha ravvisato una sua scorrettezza in mischia e fatto riprendere con una punizione per gli ospiti. I gialloblù, guidati in panchina dall’ex Matteo Andreoletti, sono usciti dal guscio al 26’, quando Marco Pastore da ottima posizione ha obbligato Constantin Lupu a superarsi per neutralizzare la minaccia.
Al 28’ un tirocross di Riccardo Zoia dalla fascia mancina ha baciato la traversa. Al 33’ un fallo di Marian Puka su Cristian Bertani ha determinato un rigore per la compagine allenata da Gianluca Balestri. Dal dischetto però lo stesso Bertani ha alzato troppo la mira e stampato la sfera quasi sotto l’incrocio dei pali, con Sergej Piccirillo già fuori causa. Dopo lo 0-0 all’intervallo, il ghiaccio lo ha rotto in avvio di ripresa Andrea Invernizzi, con una magia che, dalla lunga distanza, gli ha consentito di infilare il cuoio nel sette.
Lo svantaggio ha scosso i milanesi, che tra il 4’ ed il 5’ hanno costruito due opportunità con Riccardo Stronati, la cui finalizzazione è stata imprecisa in ambedue le circostanze. Al 23’ il Seregno è andato ad un passo dal raddoppio, con Vlatko Blazevic che si è fiondato su un rasoterra di Cristian Bertani appena smanacciato da Sergej Piccirillo ed ha concluso a botta sicura: lo stesso estremo difensore nato in Ucraina ha tuttavia rimediato, rifugiandosi sul fondo. Il finale, con il Seregno forse troppo in apprensione, ha prodotto colpi di scena a ripetizione.
Al 44’ Constantin Lupu ha ribattuto un tentativo a colpo sicuro dell’ex Salvatore Lillo. Tempo un minuto e Nicolò Clerici ha imbeccato Adriano Marzeglia, che ha ciabattato il diagonale e graziato Sergej Piccirillo da sottomisura. Al 48’ ancora Lillo ha ubriacato di finte la difesa di casa, prima di indovinare il sinistro vincente di potenza da un passo. L’attaccante, già ammonito, si è quindi tolto la maglia in segno di esultanza e si è così guadagnato il viatico per la doccia anticipata. Gianluca Balestri, con l’uomo in più, ha buttato nella mischia Andrea Baudi per Nicolò Clerici, ma il risultato non è più cambiato.
Seregno-Inveruno 1-1
Marcatori: 1’ st Invernizzi (S), 48’ st Lillo (I)
Seregno: Lupu; Ferrari, Tomas, Gregov; Invernizzi (36’ st Valescchi), Clerici (49’ st Baudi), La Camera, Gazo, Zoia; Blazevic (24’ st Artaria), Bertani (31’ st Marzeglia). A disp.: Pesenti, Mantegazza, Marini, Tocci e Fortunato. All.: Balestri
Inveruno: Piccirillo; Bellocci (19’ st Altamura), Puka, Gulinelli (34’ st Rankovic), Marioli; Truzzi (13’ st Vai), Moscatiello; Pastore (49’ st Vanzan), Stronati (34’ st Scaglione), Lillo; Broggini. A disp.: Macci, Gatelli, Greco e Geraci. All.: Andreoletti
Arbitro: Frosi di Treviglio
Note: ammoniti Clerici (S), La Camera (S), Tomas (S), Artaria (S), Valsecchi (S), Bellocci (I) e Pastore (I); espulso Lillo (I) al 49’ st per somma di ammonizioni. Calci d’angolo: 8-3 per il Seregno. Recuperi: 1’ pt, 7’ st.