Calcio, Serie C: fari puntati su Seregno-Pro Sesto al Ferruccio, una sfida non solo sul campo

Per il Seregno domenica 31 ottobre l’appuntamento è alle 17.30 allo stadio Ferruccio di Seregno contro la Pro Sesto. Diversi gli incroci che coinvolgono le due squadre e rendono il match ancora più interessante.
Iacopo Cernigoi, 26 anni, in azione - foto Seregno Calcio
Iacopo Cernigoi, 26 anni, in azione – foto Seregno Calcio

Nel momento più delicato e complicato a livello societario della sua stagione, il Seregno cercherà domenica 31 ottobre di dare un seguito al successo contro l’Albinoleffe che ha restituito spessore alla classifica: l’appuntamento è alle 17.30 allo stadio Ferruccio di Seregno contro la Pro Sesto.

«Questa è la vittoria del gruppo – aveva sottolineato al termine della partita il vice allenatore Roberto Cau, sostituto in panchina dello squalificato Alberto Mariani – I giocatori si sono aiutati l’uno con l’altro, hanno corso l’uno per l’altro, come forse non sempre era accaduto in passato, e da qui è nata l’affermazione».

Lo spirito evidenziato da Cau è quello che occorrerà nel confronto con la Pro Sesto, compagine che naviga in fondo alla graduatoria, ma che vanta un organico che fa pensare che, nel breve o medio termine, possa recuperare posizioni a larghe falcate.
A regalare un pizzico di pepe in più sono i tanti ex coinvolti, da Iacopo Cernigoi (26 anni) sulla sponda seregnese a Riccardo Capogna, Daniele Grandi ed Alessandro Capelli su quella sestese, cui vanno aggiunti il direttore sportivo Jacopo Colombo, il direttore generale Matteo Fraschini ed i componenti del direttivo Angelo Pezzetti e Carmine Castella (ex proprietario del Seregno).

Dal punto di vista tecnico, l’uomo in più della Pro finora è stato fin qui Capogna, trascinatore lo scorso anno del Lecco, il cui rientro ha coinciso con l’impennata di rendimento della squadra guidata da Simone Bancheri, che non sarà in panchina per squalifica.

Tra gli addetti ai lavori, e non solo, c’è curiosità in merito all’accoglienza che il pubblico di casa riserverà al presidente Erba, anche per capire se e quanto una dimostrazione d’affetto generale possa contribuire a far rientrare i propositi di addio manifestati ripetutamente nell’ultima settimana.