Tempi sempre più stretti per salvare il Monza calcio. Lunedì 22 é prevista una nuova asta a partire da 100mila euro dopo le tre della settimana scorsa andate deserte a prezzi superiori. Le condizioni di acquisto sono cambiate considerevolmente negli ultimi giorni. Il debito sportivo, in pratica gli stipendi dei contratti depositati in Lega, é sceso a poco più di 800mila euro. Al momento del fallimento era di 2 milioni e 400mila euro, ai quali vanno sottratti i 600mila euro della fideiussione depositata dalla società in Lega a inizio stagione per disputare il campionato di Lega Pro. I curatori fallimentari Elisabetta Brugnoni e Giuseppe Nicosia sono riusciti ad accordarsi con i giocatori e altri dello staff sportivo che hanno rinunciato mediamente al 50 per cento dei loro compensi. I soldi da sborsare per gli imprenditori interessati sono, quindi, molto meno rispetto a quanto richiesto inizialmente nell’ordinanza di vendita all’asta. Non solo. Ci sarebbe la possibilità che la nuova società eviti i punti di penalizzazione che potrebbero toccare al Monza per il mancato pagamento degli stipendi da parte della vecchia proprietà. Anche per questo rimane l’interesse di alcuni imprenditori per l’acquisizione della squadra. Ci sarebbe una cordata locale che potrebbe farsi avanti, soprattutto se ci fossero altri imprenditori pronti a dare il loro contributo per fare rinascere il calcio di vertice a Monza. É una corsa contro il tempo. Se vorrà mantenere il titolo sportivo la nuova società dovrà iscriversi entro il 30 giugno. Altrimenti dovrà ricominciare dalle serie minori.