Il mondo del calcio è in lutto per la morte del mister Emiliano Mondonico, scomparso la mattina del 29 marzo a Milano dove era ricoverato. È stato l’allenatore storico di Cremonese, Torino e Atalanta. La notizia è stata data su facebook dalla figlia Clara: “Ciao Papo…. sei stato il nostro esempio e la nostra forza… ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu… eternamente tua”.
Mondonico aveva 71 anni, compiuti il 9 marzo, ed era malato da tempo: da sette anni combatteva contro un tumore, una battaglia che non ha mai tenuto nascosta.
Emiliano Mondonico era un personaggio, esperto di calcio ma anche capace di trovare la sua dimensione nella cascina di Rivolta d’Adda dove coltivava la terra e allevava gli animali. Soprattutto era impegnato nel sociale.
Una sua tappa in Brianza è dell’autunno scorso,a novembre. Era stato il testimonial del progetto “Sport inside” nato dalla collaborazione tra Csi, Centro sportivo italiano (Comitato di Milano) e il Consorzio Comunità Brianza: 50 richiedenti protezione internazionale (tutti dai 18 ai 22 anni) inseriti stabilmente in oltre 20 società sportive. Il mister, ambasciatore del progetto, aveva consegnato il mandato agli allenatori delle società coinvolte.
«La vita è una faccenda da prendere seriamente, altrimenti sei solo un partecipante e non un protagonista», aveva detto in un incontro nel 2016 con il Monza allora in serie D. Mondonico aveva incontrato i ragazzi del presidente Nicola Colombo anche in questo caso nell’ambito del progetto avviato col Csi costruito attorno all’idea “di crescere degli uomini prima ancora di sportivi, in qualsiasi ambito” lavorando con gli oratori e le società di quartiere.
«Abbiamo parlato degli altri, di come aiutare gli altri e delle difficoltà nella vita. Ma anche di come per ottenere il massimo serva dare il massimo, dare il meglio di se stessi», aveva detto.
Emiliano Mondonico aveva anche partecipato con entusiasmo al raduno dei Mondonico organizzato dal villasantese Giovanni Mondonico. Duecento Mondonico in raduno a Mondonico, frazione di Olgiate Molgora. L’occasione per presentare un libro che ha ripercorso tutta la storia genealogica del cognome fino addirittura al 1132.
« È stata veramente una bellissima iniziativa – aveva poi raccontato – per una volta tanto non sono stato l’unico Mondonico a partecipare a un evento. Devo ammettere che mi ha fatto un certo effetto incontrare così tante persone col mio stesso cognome. Sono contento di poter conoscere la storia della nostra famiglia e dei nostri avi: a Rivolta d’Adda, dove vivo, esistono cinque ceppi della famiglia Mondonico e non siamo minimamente imparentati».