Calcio, il caso della Fucina Muggiò: amata sui social, ma sui campi piovono insulti

Risvolti imprevisti per il progetto social avviato dalla Fucina Muggiò: grandi numeri ma anche tante critiche sui campi da gioco.
Calcio Muggiò La Fucina
Calcio Muggiò La Fucina

«Giocare fuori casa sta diventando davvero ostico, respiriamo un clima quasi di odio nei nostri confronti, perfino nell’atteggiamento degli arbitri e degli addetti ai lavori in generale». Il presidente della Fucina Muggiò, Luciano Pace, non se lo aspettava, eppure è così: il progetto social iniziato quest’anno, sta riscontrando dei risvolti imprevisti visto che, se i numeri sui social sorridono alla società, il clima sui campi di gioco invece è tutt’altro che sereno con insulti e minacce dagli stessi spalti dove si trovano mogli, figli o fidanzate dei giocatori.

Calcio, il caso della Fucina Muggiò: 21.500 follower su Instagram per la squadra di Eccellenza

Con 21.500 follower su Instagram, la Fucina è la squadra di Eccellenza più seguita d’Italia, senza contare i 6.290 iscritti sul canale YouTube, le 657.715 visualizzazioni, i 700 tifosi che da tutta Italia si collegano online per seguire le partite della squadra. Una strategia che ha permesso di raccontare il dietro le quinte della Fucina, mostrando come si allena, come prepara le partite e come vive ogni sfida dentro e fuori dal campo.

Calcio, il caso della Fucina Muggiò: le critiche degli avversari

Alcuni avversari hanno iniziato a guardare con sospetto la squadra di Pace, quasi fosse un’estranea in un sistema calcistico dilettantistico da sempre ancorato alle sue tradizioni. «Il calcio non si gioca su TikTok», si sente dire sempre più spesso sugli spalti e nei corridoi degli stadi che ospitano i muggioresi: si tratta di un atteggiamento che sta sfociando in una vera e propria campagna denigratoria nei confronti della Fucina, con attacchi che vanno oltre il rettangolo verde: «Nei mesi scorsi – ha rivelato il presidente-allenatore – almeno tre allenatori hanno declinato l’offerta di guidare la prima squadra per timore di trovarsi sotto i riflettori di un progetto che, se da un lato garantisce visibilità, dall’altro espone a giudizi costanti».

Pace non ci sta e prende una posizione netta a difesa del suo progetto e della sua squadra. «Non mi aspettavo tutto questo odio intorno alla Fucina. Abbiamo costruito qualcosa di innovativo e che funziona, ma sembra che nel calcio italiano chi prova a cambiare venga osteggiato. Io difenderò sempre i miei ragazzi, sono ragazzi seri e meritano rispetto», ha dichiarato.

Calcio, il caso della Fucina Muggiò: la carica di mister Luciano Pace

«Non ci saranno ripensamenti, non intendiamo fermarci – ha concluso – Il progetto mediatico e sportivo continua La sfida più grande, però, sarà dimostrare sul campo che il successo digitale può andare di pari passo con i risultati sportivi». Che adesso, però, bisogna raddrizzare: con 33 punti e 12 sconfitte, la Fucina oggi è tredicesima e rischia di finire risucchiata dai play-off: «Sono certo che il valore della squadra verrà fuori».