Una falsa partenza può capitare, l’importante è andare subito oltre. Lo sa Filippo Tortu, che sabato a Rieti accompagnato da una grande attesa – tanta, forse troppa – ha corso i 100 metri della Fastweb Cup in 10”28 (in batteria) e 10”31 (in finale). Un riscontro troppo “normale” per essere soddisfatto e infatti non lo era. Non certo per il crono – l’avversario della stagione per migliorare quel 9”99 che dal giugno 2018 è record italiano – pur dopo i mesi degli allenamenti arrangiati durante l’emergenza; di certo di più per essere tornato a gareggiare nel rispetto della sicurezza, in pista e sugli spalti ancora chiusi al pubblico non di addetti ai lavori, ma con un protocollo che ha allentato la norma rigida delle corsie alternate. Il resto, adesso, verrà.
«Non è andata come speravo e come volevo, ma l’importante è chiudere questo capitolo e guardare avanti. Anzi, è già stato chiuso mentre tagliavo il traguardo», aveva commentato amareggiato alla fine ai microfoni della Fidal.
Il primatista italiano di Carate Brianza è stato più specifico in una video-intervista alla Gazzetta dello Sport, realizzata domenica allo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” di Roma in occasione anche della partecipazione all’evento benefico Gazzetta MarathOne.
«Un po’ deluso per la gara di Rieti è un eufemismo» ha detto, ma subito ha rilanciato: «Sono convinto che debba concentrarmi su quello che devo fare e su quello che questa stagione mi può regalare. Devo essere capace di chiudere con la gara di ieri, metterla alle spalle e concentrarmi sulle prossime».
«L’obiettivo è sempre lo stesso, è quello: sento di poter migliorare il cronometro. Alle prossime gare arriverò agguerrito e motivato».
Prossima fermata, dopo una sessione di allenamento in Sardegna, è Savona dove lo sprinter brianzolo incrocerà la corsia con Marcell Jacobs, per una sfida tra punte di diamante della velocità azzurra. Con la speranza di vederlo presto anche sui 200 metri.