Sovico – All’ex pineta di via don Guanella nasce un nuovo quartiere cittadino, il primo vero ambito di trasformazione inserito nel Pgt. Più di 70 appartamenti (di 3-4 piani) di edilizia convenzionata e 9 di housing sociale sorgeranno, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale guidata da Alfredo Colombo, nell’area oggi a verde esitente tra le vie don Guanella, Dante e Silvio Pellico, al confine con Albiate. Un importante progetto urbanistico pubblico-privato che prenderà vita su un’area di 17mila mq ed il cui percorso di valutazione è stato al centro di svariate riunioni di Commissione urbanistica tenutesi tutta l’estate.
La volontà del Comune è infatti quella di arrivare a breve in aula consiliare per la votazione e dunque l’approvazione. Per il sindaco Alfredo Colombo l’intervento rappresenta un “progetto urbanistico di eccellenza, frutto di mesi di lavoro che andrà a costituire un nuovo quartiere che darà completamento ad una zona del paese anche attraverso gli indispensabili collegamenti pedonali e viabilistici”. A cominciare dalla realizzazione delle rotatorie di via Volta, Stoppani e Viale Lombardia. L’ambito don Guanella (TC2) riscuote però la contrarietà del gruppo di opposizione “Popolari per Sovico-Pdl” che bolla l’intervento urbanistico “troppo intensivo”.
“I volumi già rilevanti previsti come massimo carico urbanistico ammissibile vengono aumentati di oltre il 50% (da mq. 4467 a mq. 6955) con il premio del 15% (mq. 670) e con i sottotetti (mq. 1818)- afferma il consigliere comunale Marcello Rossetti- questi eccessivi incrementi rappresentano un pessimo riferimento per l’attuazione degli ambiti futuri. Questo poi non ha un parco pubblico. Il Pgt ha bisogno deve essere soppesato dalla sostenibilità ambientale nel suo complesso”. Ciò che lascia di stucco l’opposizione è poi l’aspetto economico.
“Fa scalpore che il Comune faccia cassa con l’edilizia sociale- aggiunge- verranno introitati 450mila euro nel 2012 ed altrettanti nel 2013. L’urgenza è dettata da situazioni di bilancio che evitano di approfondire accuratamente la situazione e di fare un buon progetto. Oltretutto- conclude il consigliere di minoranza- la convenzione prevede che per l’assegnazione degli alloggi, almeno il 50% e non il 100% venga riservato ai sovicesi. Evidentemente non si ritiene vi sia una richiesta alla base e dunque se i sovicesi non fanno domanda perché facciamo edilizia convenzionata? Questo ci meraviglia ulteriormente”.
Elisabetta Pioltelli