Tratta di clandestini, arrestatoanche un pakistano di Desio

C'è anche un pakistano residente a Desio tra i tredici arrestati dai carabinieri di Mantova in un'operazione contro la tratta di clandestini. L'uomo, 34 anni, secondo l'accusa, faceva parte di un'organizzazione criminale composta da indiani, pakistani e romeni.
Tratta di clandestini, arrestatoanche un pakistano di Desio

Desio – C’è anche un pakistano residente a Desio tra i tredici arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri di Mantova, nell’ambito di un’operazione contro la tratta di clandestini. L’uomo, 34 anni, secondo l’accusa, faceva parte dell’organizzazione criminale (composta da indiani, pakistani e romeni) sgominata dopo due anni di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla tratta internazionale di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alterazione e contraffazione di documenti d’identità e anche sequestro di persona a scopo di estorsione.

Quella portata alla luce dagli investigatori è una vasta rete di reclutatori, intermediari trasportatori: gli arrestati, dietro pagamento, si occupavano del trasporto e della gestione dei clandestini che arrivavano soprattutto da India, Sri Lanka, Afghanistan e Pakistan. E chi non pagava il viaggio, veniva picchiato e sequestrato.

Le indagini erano partite nel settembre 2009 da una vittima della banda, un giovane pakistano scappato da una casa di Castiglione delle Stiviere con le gambe spezzate. Dalla sua testimonianza, è scattata l’inchiesta che ha ricostruito ogni passaggio: gli immigrati per arrivare in Italia pagavano tra i 4 e i 10 mila euro. Venivano caricati sui tir e poi lasciati in diverse città del Nord Italia, tra le province di Mantova e Brescia. Il giro, negli ultimi due anni avrebbe fruttato centinaia di migliaia di euro.
P.F.