Sovico Ladri in azione nel cuore della notte nella centralissima Galleria Frette, ai danni del bar <Coffee Point>: via due slot machine (all’interno circa 1000 euro) e il registratore di cassa contenente una somma di 200 euro. I malviventi non hanno badato al sottile: sfondata la porta d’ingresso a vetri, hanno scardinato e prelevato le macchinette da gioco, una delle quali (svuotata e distrutta) è stata rinvenuta da un passante martedì accanto ai binari della stazione ferroviaria di Macherio.

Ennesimo colpo ai danni del bar della Galleria Frette, ma le telecamere poste in Galleria non potranno essere utili alle forze dell’ordine: entrambe non sono in funzione. Una beffa all’episodio di criminalità registratosi ancora una volta ai danni del bar di Cesare Tremolada, l’ultima intrusione solo un anno e mezzo fa quando i balordi entrarono dalla finestra del bagno e prelevarono l’intero incasso.

<In undici anni di attività – spiega il titolare – quella di lunedì notte è la quarta intrusione>. Il proprietario è stato svegliato nella notte, intorno alle 4, dall’allarme collegato con i carabinieri e la vigilanza. I malfattori hanno dapprima sfondato il vetro della porta di ingresso del bar, una volta all’interno dei locali hanno asportato due macchinette slot, il cassetto del registratore di cassa, con all’interno la somma di 200 euro circa. Non hanno toccato liquori o generi alimentari.

Martedì, su segnalazione di un cittadino, è stata rinvenuta una delle due macchine da gioco asportate, denominata <Far West>. Nessuna telecamera era in funzione in Galleria Fretta. <Sono belle, ma non funzionano> osserva sconsolato Tremolada <e sono così da due anni e non si capisce perché non siano in funzione>.

Amareggiato per il furto, il commerciante lancia la sua proposta sicurezza. <Tutti i commercianti, alla fine, hanno la vigilanza privata. Perché non unire le forze per organizzare un progetto di vigilanza con ronde che possano girare sul territorio? Si risparmierebbe e si consentirebbe di potenziare i controlli. Iniziativa che magari potrebbe essere presa da esempio anche dai Comuni vicini. Contro la criminalità serve una lotta comune>. Sull’episodio Elisabetta Pioltelli