Siete stanchi del maledetto euro?In Brianza arriva il Franch insuber

Venerdì inizia a Misinto la quarta edizione della «Festa nazional de l'Insubria», all'insegna della tradizione lombarda e con una rivoluzionaria iniziativa: il Franch insuber provisòri, che all'interno della manifestazione sostituirà l'euro.
Siete stanchi del maledetto euro?In Brianza arriva il Franch insuber

Misinto – Se vi trovate in zona vale la pena di farci un salto. Dove? Alla Festa nazional de l’Insubria, che prenderà il via venerdì a Misinto all’Antiga osteria sant Andrea: un evento all’insegna di cultura, storia e tradizione dell’Insubria, terra leggendaria tra il Po e i laghi prealpini abitata, pare, secoli e secoli fa dalla popolazione celtica degli insubri. A dirigere tutto, Domà nunch, che a scanso di equivoci ricorda di essere Movimento econazionale per l’Insubria (o meglio, Moviment econazional per l’Insubria).
La manifestazione si snoderà sull’arco di due intense settimane, nelle quali verranno sviscerati i temi cardine della festa e, tanto per cominciare, già venerdì sera si terrà il «Second forum per la lengua milanesa», incontro in cui verranno discussi i destini della lingua milanese, idioma da salvaguardare contro l’oblio di questi tempi moderni. Tra le tante iniziative, una merita particolare attenzione. In questi tempi di crisi economica, con l’euro traballante e in disgrazia, alla festa si proporrà una nuova moneta, il Franch insuber provisòri – cioè la lira o il franco insubre provvisorio. Ecco appunto, provvisorio, per cui il brivido di questa momentanea ribellione contro il maledetto euro dovrebbe in teoria durare solo un paio di settimane e solamente all’interno dei confini della manifestazione. Ma mai dire mai, direbbero probabilmente gli organizzatori.
Nel frattempo, per tutti coloro che vogliono riportare le lancette del tempo a prima del (funesto?) ingresso nell’euro, basterà recarsi a Misinto, estrarre dal proprio portafoglio l’indesiderato conio e cambiarlo con i più rassicuranti Franch insuber, senza doversi preoccupare di spread o di terribili fallimenti greci.