Sequestra e stupra l’ex compagnaUn giorno di violenza in Brianza

L'ha sequestrata per mezza giornata, trascinandola prima in campagna, poi nella sua casa di Cornate. Abusando di lei due volte, e minacciandola di morte. Poi l'ha liberata, nel centro di Bernareggio. Ma la sua fuga è durata poco: l'aguzzino, un marocchino, è stato arrestato dai carabinieri.
Figli arrestati e villa sequestrataDemolito l’impero dei Giacobbe

Bernareggio – Ancora una violenza a Bernareggio, ancora una volta un uomo di nazionalità marocchina ha scatenato la sua rabbia e la sua ira su una donna. Non uccidendola, come successo giusto una settimana fa ad Antonia Stanghellini. Ma violentandola ripetutamente prima di liberarla. Bernareggio, piccolo centro della Brianza, salito agli onori della cronaca nazionale nelle ultime settimane per l’omicidio di una donna, Antonia Stanghellini appunto, per mano dell’ex marito.

Dopo una settimana in cui si è parlato diffusamente della violenza sulle donne, nello stesso paese, a poche decine di metri dalla scena del delitto, si è consumata un’altra tragedia. Venerdì sera i carabinieri di Vimercate hanno fermato Mohammed Chergui, marocchino di 50 anni. Un operaio residente a Cornate d’Adda, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo dovrà rispondere di una gravissima accusa: sequestro di persona, violenza sessuale e minaccia aggravata.

Venerdì mattina, pochi minuti dopo le 7, l’uomo è salito improvvisamente a bordo della vettura della sua ex convivente, una sudamericana quarantenne da anni in Italia, che stava uscendo dai box del condominio dove vive, a Bernareggio. Sotto la minaccia di un grosso coltello da cucina, il marocchino ha costretto la donna a raggiungere una zona di campagna. Qui l’uomo ha abusato della donna, costringendola a un rapporto sessuale completo. Poi l’ha costretta a seguirlo nella sua abitazione, nella frazione cornatese di Colnago, dove ha consumato un secondo rapporto sessuale completo sempre contro la sua volontà. Durante la violenza, il marocchino ha minacciato ripetutamente la sua ex compagna di morte.

La donna è riuscita a farlo desistere solo ricordandogli che, in quel modo, avrebbe reso orfano di madre il figlio avuto dalla loro relazione, un bimbo di poco più di sette anni. Nel primo pomeriggio, intorno alle 14.30, il marocchino ha riportato la donna nel centro di Bernareggio, dove l’ha liberata. La vittima delle violenze, disperata e in lacrime, ha fatto ritorno alla sua abitazione, dove ha chiamato il 112. I carabinieri, giunti sul posto e raccolta la terribile testimonianza della donna, hanno subito iniziato una caccia all’uomo che ha portato all’arresto del marocchino, che stava gironzolando a piedi in una zona periferica di Bernareggio. Poco lontano dal luogo dov’è stato arrestato, il marocchino aveva nascosto in un cestino il coltello utilizzato per minacciare la sua ex compagna, trasferita nel frattempo alla clinica Mangiagalli di Milano. L’uomo è stato alla fine portato in carcere a Monza.