Roma taglia, municipio in venditaLa protesta shock di Cavenago

Sovico: Cascina Greppi,vince la ragionevolezza
Cascina Greppi di Sovico

Cavenago Brianza – «Stavolta paghi tu». Il comune per protestare contro i tagli della finanziaria si trasferirà in tenda. Con questa forte espressione il sindaco Sem Galbiati ha voluto presentare la manifestazione di venerdì prossimo, 2 luglio: «Per tre giorni e due notti, pianteremo letteralmente le tende in piazza e metteremo il cartello “vendesi” fuori dalle porte del municipio». Ovvero, dormendo davanto a palazzo Rasini. Le ragioni. Verrà spiegata ai cittadini di Cavenago la finanziaria 2010 direttamente dagli amministratori: «Con sei gazebo verrà spiegato come i tagli si abbatteranno in tutti i nostri settori». Ma il sindaco ha precisato: «Intendiamoci, non è una buffonata, vogliamo che i cittadini si rendano conto, fino in fondo, che il nostro comune nel 2010 potrà fare investimenti per soli 10.600 euro. L’anno scorso invece abbiamo potuto investire più di un milione di euro».

Al di là della protesta, Galbiati snocciola i tutti i numeri della possibile “crisi”: «Abbiamo 800mila euro di avanzo di amministrazione, ma il paradosso è che non possiamo utilizzarli a causa del patto di stabilità. Ci ritroviamo in condizione di non poter pagare le imprese che lavorano per il comune. L’unica soluzione obbligata è quella di procrastinare i pagamenti». Sembrerebbero scongiurati i rischi per l’azienda municipalizzata Cavenago servizi pubblici spa: «Tra i vari codicilli della finanziaria, ce n’era uno che avrebbe imposto ai comuni sotto i 30mila abitanti di liquidarla». Galbiati però non è rimasto con le mani in mano e insieme ai suoi collaboratori ha fatto in modo di combattere: «Siamo riusciti a scrivere un emendamento per la finanziaria. Un emendamento che rispondesse a criteri di economicità e di utilità».

Attraverso un deputato del Partito democratico è stato sollevato il problema: il rischio che molte imprese pubbliche, alle dipendenze dei comuni e con i conti a posto, sarebbero saltate. «Ci saremmo ritrovati di fronte a un’alternativa secca – ha detto – liquidare ben 16 dipendenti comunali dalla bibliotecaria agli operai comunali». I tecnici del ministero dell’economia dopo aver visto la “proposta Galbiati” sono ritornati sui loro passi: «In una riunione operativa, alla presenza anche di nostri esperti hanno detto che la manovra è stata rivista alla luce dei nostri suggerimenti». Nell’emendamento-Galbiati, in sintesi, si proponeva di liquidare quelle società che presentino bilanci in rosso per due anni consecutivi.
Lorenzo Merignati