Quindici esuberi alla Cassina«Colpa della recessione»

Situazione di crisi alla Cassina di Meda, verso il ricorso alla mobilità per i soli amministrativi. Altri 15 esuberi anche da Poltrona Frau a Tolentino. La preoccupazione dei lavoratori. L'azienda: «Fatturato del gruppo inferiore rispetto a un anno fa per la crisi in Italia ed Europa»
Quindici esuberi alla Cassina«Colpa della recessione»

Meda– Dopo la Zanotta di Nova Milanese, la Cassina di Meda. Non c’è pace per il design brianzolo protagonista del made in Italy nel mondo. La settimana è stata scandita dalle difficoltà di due delle aziende più importanti. Prima la Zanotta che ha congelato la mobilità per una ventina di dipendenti, ora la Cassina che ha annunciato 15 esuberi tra il personale amministrativo di Meda, e altrettanti lavoratori nello stabilimento di Poltrona Frau a Tolentino. Sindacati e lavoratori sono preoccupati al punto che hanno organizzato a Meda una assemblea nel piazzale dell’azienda accompagnata con un’ora di sciopero. La direzione del gruppo ha motivato il provvedimento «a causa dell’attuale contesto economico caratterizzato da una situazione di recessione che si prolunga in Italia e il alcuni mercati europei, ragione per la quale il fatturato sviluppato dal Gruppo Poltrona Frau in queste aree risulta inferiore rispetto allo stesso periodo di un anno fa». L’impatto, secondo quanto reso noto dall’azienda, «è stato assorbito grazie al contenimento dei costi discrezionali, generali e amministrativi». Ma ora non è più sufficiente al punto che è stata maturata la decisione di «un piano di riduzione del personale indiretto che prevede 15 esuberi, finalizzato a snellire quelle strutture indirette e funzioni di staff non collegate agli stabilimenti produttivi e che risultano sovradimensionate rispetto al fatturato sviluppato».