Monza – (An. San.) “Parlo dunque sono” è l’intrigante titolo della conferenza pubblica che si terrà giovedì 7 marzo, alle 21, nella sede del Cittadino, in via Longhi 3, a Monza. A parlare, invitato dal centro culturale Talamoni, un grande esperto di linguaggio Andrea Moro, 51 anni, professore ordinario di linguistica generale alla scuola superiore universitaria Iuss di Pavia.
L’argomento non è dei più facili, anche se il relatore, docente, ha grandi capacità comunicative. Tradotto in poche parole, a tema è il rapporto tra linguaggio e cervello. Ecco il ruolo delle neuroscienze: esse possono essere definite in modo trasversale come il contributo che vari domini scientifici (biologia, matematica, medicina, linguistica, psicologia etc, offrono alla comprensione dei fenomeni legati alla conoscenza, inclusa la memoria, le attività sensoriali, la conoscenza del linguaggio, la razionalità e la visione. Punto di riferimento del nostro: gli studi pioneristici di Noam Chomsky negli anni Cinquanta del secolo scorso.
L’ebreo americano d’origine russa arrivò a scoprire la capacità in un bambino di non limitarsi a riprodurre frasi che ha già ascoltato in precedenza, ma di arrivare a decidere autonomamente della correttezza grammaticale anche di frasi che non ha mai sentito, ovvero di capirle, e pure di costruire nuove frasi. Un bambino non è capace di dire quali siano le regole del linguaggio che egli ha imparato ad usare: secondo Chomsky, ciò vuol dire che la competenza linguistica si fonda sul possesso di una conoscenza implicita innata delle regole della grammatica universale.
Punto di arrivo: se per linguaggio si intende quella capacità unica tra tutti gli esseri viventi di ricombinare le parole per formare frasi nuove e potenzialmente di lunghezza infinita ecco che il linguaggio si identifica con la nostra identità, personale e di specie. Ecco il senso del “Parlo dunque sono”. Andrea Moro eviterà visioni sistematiche e cattedratiche, comunicando invece l’esperienza personale vissuta come ricercatore, attraverso la realizzazione di alcuni esperimenti su cervello e linguaggio che passano attraverso la costruzione di grammatiche artificiali.