Muggiò: niente interprete cineseL’udienza è rinviata di due mesi

Manca l'interprete, l'udienza è da rinviare. E' successo venerdì durante l'udienza preliminare per il rogo del laboratorio cinese di Muggiò, il 27 settembre 2010, che costò la vita a due operai cinesi di 35 e 45 anni. Nessuno si è costituito parte civile per le vittime.
Muggiò: niente interprete cineseL’udienza è rinviata di due mesi

Muggiò – Manca l’interprete, l’udienza è da rinviare. E’ successo venerdì nel tribunale di Monza nel corso dell’udienza preliminare davanti al giudice Alfredo De Lillo per il rogo del laboratorio cinese, il 27 settembre 2010, che costò la vita a due operai cinesi di 35 e 45 anni. Nessuno si è costituito parte civile per le vittime.

Alla sbarra il titolare della azienda, Chuan Zeng Yan, 35 anni, che non conosce bene la lingua italiana ma l’interprete non si trova. L’uomo inoltre deve ancora decidere se sottoporsi al patteggiamento o al giudizio immediato. Di qui il rinvio al prossimo 8 marzo.

L’azienda per la lavorazione di tessuti e pellami era situata al piano terra di un edificio di via Baracca e prese fuoco durante la notte. Il titolare è accusato di duplice omicidio e incendio colposi. Indagati anche una connazionale titolare di un’altra fabbrica al piano superiore e un italiano proprietario dello stabile, Tuttavia, Walter Mapelli, il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, non ha rinvenuto nei loro confronti alcuna responsabilità penale. I due imprenditori non avevano richiesto alcuna certificazione per la prevenzione incendi.