Muggiò – Lo scorso mercoledì alla Panem la situazione stava precipitando. I trasportatori hanno nuovamente lanciato il segnale di allarme come già era avvenuto in estate: di fronte al mancato stipendio hanno preso la dura decisione di non consegnare il pane. Non solo, per l’intera giornata la farina per continuare la produzione non è stata consegnata. Un lumino si è acceso alle 19.30 di sera quando finalmente il camion con la materia prima ha varcato il cortile della Panem che ha così iniziato a impastare il pane e a infornare anche se in quantità ridotta. Tra i lavoratori c’è tanta preoccupazione, ma anche la speranza di farcela.
«La vicenda Panem è di lunga data – spiega Paolo Castiglioni della Uila Uil. Quando è subentrato il gruppo Novelli i problemi non si sono attenuati anzi hanno preso una piega peggiore che ha portato i trasportatori a non consegnare il pane. A questo si sono aggiunti anche i problemi nell’approvvigionamento delle materia prime».
«Il pane è un prodotto fresco che va consegnato tutti i giorni – continua Castiglioni – altrimenti il cliente si attrezza e cambia il fornitore. La condizione è pesante economicamente. Era già insaccata a livello di volumi dalla perdita di mercati del Veneto, Friuli, Liguria, questo ulteriore colpo abbiamo paura che sia quello definitivo». «Non si capisce – prosegue il sindacalista – come mai anche nell’ultimo incontro di settimana scorsa l’azienda abbia affermato che il sito di Muggiò sia strategico, se poi non lo difende. Abbiamo una serie di appuntamenti».
Il primo è il giorno 17 in cui a livello nazionale come gruppo Novelli sono state programmate otto ore di sciopero per far capire alle istituzioni la gravità della situazione. «Riteniamo che sia vergognoso che da parte del Comune e della Provincia non ci sia stato un minimo di interessamento dopo due giorni di sciopero e conferenza stampa che hanno manifestato pubblicamente i problemi e le difficoltà. Non c’è stato nessun politico che si sia interessato. Capisco che le vertenze occupazionali sono tante, ma almeno il tempo per una telefonata lo ritengo molto grave e lo dico a nome di Fai – Flai – Uila Brianza. È una vertenza grave che coinvolge 122 persone e che ha ricadute pesanti su Comune e Provincia. Il contatto con la rsu è quotidiano, l’azienda non ha dato risposte sulle retribuzione siamo in attesa di sapere se e quando pagheranno le retribuzione ».
È in programma il 17 lo sciopero di otto ore, il 19 incontro con i commissari che stanno seguendo il concordato Panem. «Ci siamo dati disponibili anche il sabato e domenica e il 23 a partire dalle 15 abbiamo organizzato un presidio davanti al tribunale perché in quella data il Tribunale ha convocato la proprietà per avere risposte definitive e per capire se l’attività potrà andare avanti o meno. Il Gruppo Novelli dovrà presentarsi con atti concreti e far capire se saltano fuori i soldi per andare avanti».
Cristina Mariani