Muggiò contro la Tornado GestIl Tar dà ragione al Comune

Pronunciata la sentenza che dà ragione al comune. Il ricorso presentato da Tornado Gest srl costruttore della multisala del Grugnotorto contro il comune di Muggiò è stato dichiarato respinto dal tribunale amministrativo regionale per la Lombardia con sentenza depositata giovedì.
Muggiò contro la Tornado GestIl Tar dà ragione al Comune

Muggiò – Pronunciata la sentenza che dà ragione al comune. Il ricorso presentato da Tornado Gest srl costruttore della multisala del Grugnotorto contro il comune di Muggiò è stato dichiarato respinto dal tribunale amministrativo regionale per la Lombardia con sentenza depositata giovedì. Ricapitoliamo la vicenda. Con ricorso depositato nel gennaio 2009 il Fallimento Tornado Gest chiedeva che venisse dichiarato illecito e ingiusto il comportamento amministrativo del comune e la condanna al risarcimento di ben 40 milioni di euro.
La società Tornado Gest a seguito del fallimento e dopo la sospensione dell’attività di proiezione nelle sale cinematografiche, aveva chiesto al comune un parere circa le conseguenze della sospensione dell’attività di proiezione sulla convenzione a suo tempo stipulata. Ma ai fini della convenzione firmata con il comune, proprio la licenza ministeriale per multisala cinematografica era, la condizione necessaria per l’operatività delle autorizzazioni commerciali per medie strutture di vendita situate all’interno del complesso Multisala. Dunque niente proiezione cinematografica, niente autorizzazioni commerciali.
La sentenza di primo grado dava ragione al comune, ma quella d’appello sosteneva illegittima la clausola che poneva condizione necessaria per l’esercizio commerciale il proseguo dell’attività cinematografica perché il comportamento comunale non metteva in condizioni il complesso di essere redditizio. Da qui è partito un nuovo ricorso nel 2009 che oggi il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha respinto dando ragione al comune. “Non vi è dubbio – cita la sentenza – che la società non possa fondatamente pretendere che l’amministrazione soddisfi le sue esigenze violando il contenuto dell’Accordo di Programma e delle stesse previsioni urbanistiche applicabili”.