Monza – Ha tentato di estorcere denaro a un imprenditore monzese ma i carabinieri lo hanno bloccato e arrestato. All’industriale, Giovanni Tognetti, 68 anni, milanese già noto alle forze dell’ordine, aveva inviato lo scorso mese di maggio una lettera minatoria con la quale gli chiedeva il pagamento di 100mila euro pena l’incolumità dei suoi familiari. L’incubo è finito lunedì mattina a Milano, in via dei Sanniti, quando i militari della stazione di Monza, a seguito di un prolungato servizio di osservazione e pedinamento iniziato all’alba e svolto nell’ambito di una più ampia attività di indagine, gli hanno messo le manette. Come detto, tutto era iniziato nel mese di maggio con la lettera minatoria: dopo qualche settimana anche le telefonate, dal tono sempre minaccioso e con ulteriori richieste di denaro. L’estorsore a un certo punto ha anche fornito all’imprenditore monzese indicazioni per reperire un cellulare “pulito” su cui ricevere ulteriori indicazioni: lo scambio è avvenuto in un bar del centro cittadino. Nei giorni scorsi, proprio su quell’utenza ritenuta “sicura”, l’ordine per la consegna del denaro: così, lunedì mattina, la vittima designata, con la busta contenente denaro, si è recata a Milano ed è stata costretta a seguire le indicazioni che l’estorsore le forniva via telefono nel tentativo, vano, di scongiurare una trappola. Gli ordini degli spostamenti venivano dettati con grande frenesia e secondo tempi strettissimi. Fino all’ultima indicazione, ossia quella di lasciare la busta in un parco in zona Lorenteggio. Cosa che l’imprenditore monzese ovviamente ha fatto. È trascorsa oltre un’ora prima che l’estorsore riuscisse a prendere coraggio e ritirare la busta. L’uomo è stato immediatamente arrestato dai carabinieri appostati nelle vicinanze. Tognetti si trova ora in una cella del carcere di San Vittore a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Antonella Crippa
Monza, tenta di estorcere denaroa imprenditore: finisce in carcere
Ha tentato di estorcere denaro a un imprenditore monzese ma i carabinieri lo hanno bloccato e arrestato. All'industriale aveva inviato lo scorso mese di maggio una lettera minatoria con la quale gli chiedeva il pagamento di 100mila euro pena l'incolumità dei suoi familiari.