Monza, mercato piazza Trento:un emendamento per cacciarlo

Rischia il mercato in piazza Trento e Trieste. Da Francesco Pepe, Gruppo Misto, un emendamento alla variante di piano di governo del territorio chiede di togliere la destinazione commerciale alla piazza. Se accolto il mercato dovrebbe tornare in piazza Cambiaghi.
Monza, mercato piazza Trento:un emendamento per cacciarlo

Monza – Entro oggi potrebbe essere pronta la piantina definitiva delle postazioni del mercato e, a quanto trapela, tutti gli ambulanti avrebbero il loro posto in piazza Trento e Trieste. Nelle ultime settimane, infatti, il confronto tra operatori e uffici comunali è stato continuo, riga e squadra alla mano, e alla fine pare che si sia trovata una soluzione condivisa. Un centinaio di operatori, infatti, si sarebbero ridotti la postazione in modo da fare spazio ai colleghi così i dieci operatori che rischiavano di tornare in piazza Cambiaghi sono stati recuperati.

«Le piantine che stiamo verificando con il Comune prevedono che tutti gli operatori lavorino in piazza Trento e Trieste, in questi giorni dovremo rifare i segni per terra per ratificare la situazione definitiva» conferma Adelio Fumagalli, operatore e delegato di Confcommercio. Con questo provvedimento pare che si sia trovata la soluzione definitiva che mette d’accordo ambo le parti, ma la vicenda potrebbe non essere finita qui. Francesco Pepe (Gruppo Misto), infatti, ha presentato un emendamento alla variante di piano di governo del territorio nel quale si chiede di togliere la destinazione commerciale a piazza Trento e Trieste.

Se questo emendamento fosse accolto dall’amministrazione il mercato se ne dovrebbe tornare in piazza Cambiaghi non essendo più urbanisticamente ammesso in piazza Trento e Trieste. Fino a quando non si voterà la variante, quindi, la situazione rimarrà in sospeso con la spada di Damocle che potrebbe abbattersi sugli operatori del mercato che in questo modo si vedrebbero definitivamente posizionati in piazza Cambiaghi. Anche in questo caso, comunque, non è da escludere che ci possano essere ricorsi per opporsi al provvedimento urbanistico.
Andrea Trentini