Monza, Marrazzo è super votatoNessun seggio per quattro liste

Undici candidati sindaco, ma anche seicento candidati al consiglio comunale. Se Scanagatti dovesse confermare i suoi voti al ballottaggio, il Pd avrebbe 11-13 posti in aula. Re delle preferenze, per ora, è Antonio Marrazzo (Pd) davanti a Maffè (Pdl).
Monza, Marrazzo è super votatoNessun seggio per quattro liste

Monza – Undici candidati a sindaco per un solo posto, seicento candidati a consigliere comunale per 32 posti. Il primo responso delle urne parla di un Roberto Scanagatti come favorito per la poltrona di primo cittadino. Se la sua coalizione dovesse confermarsi vincente al secondo turno, escludendo eventuali apparentamenti, la maggioranza del consiglio comunale sarebbe la seguente.

Il consiglio – I 19 scranni della maggioranza verrebbero distribuiti così: 11-13 seggi al Pd, 3 alla lista civica Città persona, 2 all’Italia dei valori e 1 a Sinistra ecologia e libertà. Dall’altra parte, occuperebbero i posti dei 13 consiglieri di opposizione 4 o 5 del Pdl, 2 o 3 della Lega Nord, 2 o 3 del Movimento 5 stelle, 2 dell’Unione di centro – Una Monza per tutti, 1 a Cambia Monza – Primavera Monza, 1 a Insieme per Monza – Monza Futura. Costruendo uno scenario opposto, cioè dando la vittoria al ballottaggio al centrodestra, ipotizzando una sua difficilissima “riunione”, in maggioranza potrebbero stare il Pdl con 13 consiglieri, la Lega con 4 e Unione di centro – Una Monza per tutti con 2; dall’altra parte il Pd con 5-6 esponenti, 3 del M5S; 2 dell’Idv, 1 Cambia Monza – Primavera Monza e 1 Insieme per Monza – Monza futura. Si tratta di costruzioni politiche fatte prima degli incontri che i partiti faranno da qui al prossimo voto (15 giorni) e in base alle assonanze o simpatie captate nei primi istanti dopo il voto. Ma è chiaro che in due settimane le carte si possono sparigliare. Resta certa l’esclusione dal consiglio comunale di rappresentanti delle liste che, correndo da sole, e non in coalizione, non hanno raggiunto la soglia del 3%. Sono quelle di Aprire al cambiamento, che sosteneva Vincenzo Ascrizzi, Ecologisti e reti civiche di Attilio Tagliabue, Lega Lombardo Veneta di Amedeo Santoro e Forza Lombarda di Francesco Brioschi.

Le preferenze –  Re delle preferenze, a conteggio in corso, è Antonio Marrazzo del Pd con 562 voti; seguono Pierfranco Maffè, del Pdl, con 334; Michele Faglia, Città Persone -Lista civica Faglia, 307; Marco Sala, Pd, 251; Egidio Longoni, Pd,240; Massimiliano Romeo, Lega Nord, 230; Marco Lamperti, Pd, 208, Giuliano Ghezzi, Pdl, 202; Alessandro Panigada, Unione democratici di centro, 158; Angela Grassi, in La Franceschina, Una Monza per tutti, 155; Emanuele Marco Monguzzi, Insieme per Monza futura, 116.
Antonello Sanvito