Monza, «Incidente spaventoso»Cadaveri a 100 metri dall’impatto

«Un incidente cruento, spaventoso»: dalla polizia locale di Sesto San Giovanni descrivono così quanto accaduto venerdì notte in viale Fulvio Testi. I cadaveri del centauro monzese e del pedone e la moto sono stati trovati a un centinaio di metri dal punto dell'impatto.
Monza, «Incidente spaventoso»Cadaveri a 100 metri dall’impatto

Monza – «Un incidente cruento, spaventoso»: dalla polizia locale di Sesto San Giovanni descrivono così quanto accaduto venerdì notte in viale Fulvio Testi dove un motociclista di Monza è morto insieme al pedone che ha travolto a un incrocio. I due cadaveri e la motocicletta Aprilia sono stati trovati a un centinaio di metri dal punto dell’impatto, il pedone aveva perso un arto. Una scena straziante per gli agenti e i soccorritori.

Sabato mattina le due salme sono state già messe a disposizione dei familiari. Il magistrato incaricato ha deciso che l’autospia non è necessaria. Il motociclista monzese, sposato, è stato riconosciuto dal fratello. La moglie non ha avuto il coraggio.

Intanto proseguono le indagini per ricostruire l’accaduto. Un dato è certo: «Il motociclista andava molto veloce». A dimostrarlo proprio il punto di rinvenimento dei cadaveri. C’è anche un ragazzo di 23 anni sotto choc. L’amico del pedone, anche lui di Trezze sul Brenta, Vicenza, salvo solo perché si trovava a un paio di metri di distanza da lui. Ma della moto ha sentito la scia e poi il botto, tremendo.

I due hanno una casa in affitto a Bresso e tornavano da una serata a Milano. Non avevano trovato un taxi quindi erano tornati in metrò. «Il motociclista potrebbe essere arrivato all’incrocio con il semaforo giallo ed essere passato comunque, il pedone aver anticipato leggermente lo scatto del verde all’incrocio pedonale». Sì, spiegano dalla locale, perché l’impatto è avvenuto in mezzo alla carreggiata e l’amico superstite dice che loro hanno attraversato con il verde.

Potranno essere utili le testimonianze di una avventore del «paninaro» nel vicino parcheggio del concessionario d’auto Renord e di una donna ferma nei pressi dello stesso incrocio. Non serviranno invece le telecamere della videosorveglianza del concessionario di via Clerici: «Purtroppo non hanno inquadrato nulla del luogo dell’incidente, sono puntate altrove».

Non ci sono indagati, purtroppo sono morti entrambi, e per quanto può servire resta solo un dubbio: «Il motociclista potrebbe aver perso il controllo della moto nel tentativo di frenare e quindi essere piombato addosso allo sfortunato pedone» concludono dalla polizia locale.
Roberto Magnani