Monza – Tra gli imprenditori lombardi che promuovono la responsabilità sociale, uno su sei (16,2%) si impegna in pratiche nei confronti degli emarginati, per un investimento pari a circa 650 milioni. Prima per investimenti risulta la provincia di Milano, con circa 230 milioni, seguita da Brescia (88 milioni di euro l’esborso in comportamenti virtuosi) e Bergamo (69 milioni). La metà lo fa per una motivazione etica ed ideale, il 9,4% per promuovere l’immagine aziendale e il 6,3% per lo sviluppo dell’impresa e per migliorare i rapporti con i clienti. Per quasi un imprenditore su due (44%) la responsabilità sociale prende forma nei fatti, con l’attività di tutti i giorni, per uno su dieci viene esplicitata attraverso un codice etico, ma anche con l’ottenimento di certificazioni. E la crisi non riduce l’azione di responsabilità sociale, infatti un imprenditore su due dichiara che è rimasta uguale (53,1%) mentre per circa uno su cinque è aumentata (21,9%). Solo per uno su dieci è diminuita e il 3% dichiara di non averla praticata anche prima della crisi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese e dell’indagine “La responsabilità sociale delle piccole e medie imprese” del 2010. Monza vanta una spesa di responsabilità delle imprese per gli emarginati di di 51 milioni di euro
Monza, dalle imprese una spesadi 51 milioni per gli emarginati
Tra gli imprenditori lombardi che promuovono la responsabilità sociale, uno su sei si impegna per gli emarginati, per un investimento di 650 milioni. Monza vanta una spesa di responsabilità delle imprese per gli emarginati di di 51 milioni.