Missione Seregno Soccorso: un’ambulanza fino a Leopoli

Prima missione internazionale per Seregno Soccorso. Un'ambulanza si è recata a Leopoli, in Ucraina, per riportare a casa Raul Rossi, 90 anni, che era stato ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito da una polmonite fulminante, durante un soggiorno sul posto con la sua badante.
Missione Seregno Soccorso: un’ambulanza fino a Leopoli

Seregno – «A nome della mia famiglia e mio personale, ringrazio Seregno soccorso per la professionalità che ha dimostrato». Gigi Rossi delinea così la sua riconoscenza per l’associazione con sede in via Stefano da Seregno, un’ambulanza della quale si è recata a Leopoli, in Ucraina, per riportare a casa suo padre Raul, 90 anni, che era stato ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito da una polmonite fulminante, durante un soggiorno sul posto con la sua badante.
Il viaggio della lettiga, con a bordo Massimo Sala e Giovanni Franzo, accompagnati dallo stesso Gigi Rossi, è iniziato martedì scorso alle 5 e si è concluso ieri a mezzanotte, dopo la bellezza di 3400 chilometri complessivi ed una tirata di ventidue ore filate per il solo ritorno. «Papà -racconta ancora Rossi junior, molto conosciuto in città per la sua esperienza come dirigente del Seregno Hockey, di cui suo fratello Claudio è stato a lungo sponsor con il marchio Ingraph- trascorre spesso periodi in Ucraina con la persona che lo assiste da un decennio. In quest’occasione, si è sentito male pochi giorni dopo il suo arrivo là ed è stato quindi trasportato immediatamente in ospedale».
Proprio l’impatto con l’impianto del nosocomio è il ricordo più nitido della trasferta: «Ci siamo trovati di fronte ad un vero e proprio lager. Questo a livello strutturale, perché per quanto riguarda le cure l’impressione è che siano state all’altezza della situazione. Ci sono comunque particolari che ci hanno stupiti, come l’obbligo anche per i residenti di pagare la degenza e quello di acquistare all’esterno i farmaci occorrenti».
Soddisfazione per il felice esito dell’itinerario è stata espressa da Luigi Redaelli, neopresidente di Seregno soccorso: «Per noi si è trattato del primo servizio internazionale e l’impegno dei volontari non può che inorgoglirmi». Raul Rossi ora sta bene, anche se la sua forma non è ovviamente quella ottimale.
P. Col.