Meda, ecomostri in via AgratiLe ruspe abbattono villa Giorgetti

Una via del centro storico di Meda ha perso un pezzo della sua storia, villa Giorgetti, abbattuta dalle ruspe. E ha guadagnato nuove palazzine residenziali. Anche il Comune si è detto «dispiaciuto» per quanto sta avvenendo.
Meda, ecomostri in via AgratiLe ruspe abbattono villa Giorgetti

Meda – Via Agrati e le sue “brutture”. Il pretesto per parlare di questa stretta, angusta, ma storica strada con la rizzada a terra è la manifestazione che si svolgerà questo week end in tutta la Brianza: “Ville aperte”. A Meda, sarà chiaramente aperta al pubblico Villa Traversi, con la sua storia, i suoi affreschi e la sua bellezza. Ma in città c’è chi avrebbe voluto vedere anche villa Giorgetti, situata appunto in via Agrati, aperta al pubblico e recuperata.

«Purtroppo queste sono decisioni del privato – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Luca Santambrogio – e noi poco ci possiamo fare. Onestamente, anche a me spiace molto vedere che certe realtà storiche di Meda spariscono, così come le case che stanno nascendo sempre in via Agrati non sono certo meravigliose da vedere. Ma che cosa può farci l’amministrazione comunale? Sono tutte cose che stiamo ereditando dalla precedente giunta e via che dispiacerci non possiamo davvero fare». In via Agrati stanno nascendo due complessi di case che porteranno decine e decine di famiglie a vivere in una delle zone più belle e caratteristiche della città, ad un passo da piazza Vittorio Veneto, sito di interesse storico e culturale. Interessante per chi deve comprare casa: peccato che urbanisticamente la strada sia martoriata.

A fondo cieco, con la rizzada a terra (materiale storico con il quale erano fatte le strade e le piazze a Meda nei tempi che furono), via Agrati dovrà sopportare un carico molto pesante visto che ogni nuova famiglia, in media, ha due auto (ma anche di più). «Questo è quello che abbiamo ereditato quattro anni fa dalla passata amministrazione – dice l’ssessore alla partita Fausto Valtorta -. Purtroppo, prima che nel 2002 salisse la giunta Asnaghi, la nostra amministrazione aveva lavorato sul prg, per far sì che in questa zona non nascessero brutture del genere, ma le varianti furono eliminate dall’amministrazione successiva (2002) e così siamo arrivati a questo punto: è chiaro che io, come assessore all’urbanistica, non sono felice, ma quello del privato è un diritto acquisito. Cosa dovevamo fare? Andare in causa, tirare avanti la questione e, alla fine, perdere? Posso solo dire che con la redazione del nuovo pgt, la nostra amministrazione è attenta affinché queste cose non succedano più, anche se dispiace non poter mettere mano alla questione di via Agrati. In ogni caso, quando siamo saliti nel 2007, abbiamo ridotto i metri cubi e li abbiamo distribuiti meglio, anche se il problema chiaramente non si risolve».

Sulle palazzine, già campeggiano i maxiteloni per la loro vendita: residenza “Le torrette 2” in ricordo, appunto, di questi due cimeli (le torrette) abbattute poco tempo fa.