Lissone: subappaltano lavoroa connazionale, poi lo rapinano

Hanno subappaltato in nero un lavoro in un cantiere a un connazionale. E quando lui si è presentato per chiedere di essere pagato, loro gli hanno risposto in tutt'altro modo. L'hanno picchiato e gli hanno portato via il portafoglio.
Spacciano davanti ai carabinieriLissone: cliente fugge, pusher no

Lissone – Hanno subappaltato in nero un lavoro in un cantiere ad un connazionale. E quando lui si è presentato per chiedere di essere pagato, loro gli hanno risposto in tutt’altro modo. L’hanno picchiato e gli hanno portato via il portafoglio. La vittima, un egiziano di 30 anni, è stata medicata all’ospedale di Desio. 10 giorni di prognosi per un trauma cranico. Gli aggressori, tre egiziani di 30, 29 e 26 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione locale, con l’accusa di rapina e lesioni. E’ successo ieri pomeriggio, venerdì. I tre avevano commissionato un’intonacatura al giovane connazionale, in un cantiere di via Carducci. Una volta finito il lavoro, l’immigrato si è presentato dai tre uomini per chiedere quanto gli era stato promesso. Ma loro hanno iniziato a tergiversare. Poi hanno accusato l’egiziano di non aver fatto bene il proprio dovere: il lavoro, secondo i tre, era stato eseguito male. Per questo si sono rifiutati di pagarlo. Anzi, ne hanno approfittato. Lo hanno riempito di botte e gli hanno sfilato il portafoglio. La vittima non ci ha pensato due volte a denunciare l’aggressione ai carabinieri. Sul posto sono quindi arrivati i militari, che nel giro di poco tempo hanno rintracciato i tre egiziani, due residenti a Casarile, nel milanese e l’altro nel lodigiano. Tutti e tre sono finiti in carcere.
P.F.