Lissone – «Molti si vergognavano ad invitare gente a casa, perché si vergognano di quel Quartiere. Ecco, noi vogliamo che ciò che non accada più». Il sindaco di Lissone Concetta Monguzzi fotografa così il senso di sconforto (per certi versi davvero umiliante) degli inquilini delle case Aler, pronti al trasloco nei nuovi alloggi dall’11 marzo. «C’è un senso di sfiducia e sconforto che deriva anche da anni di non ascolto, di non soluzioni e interventi – spiega il sindaco – abbiamo fatto con loro un percorso chiarendo regole e passi da seguire. Siamo di fronte ad un cambiamento radicale, ma la paura sta diminuendo e, adagio adagio, lo stanno accettando».
I primi a voler dare un nuovo volto al Quartiere Aler di Lissone sono gli stessi inquilini. A cominciare dalle nuove case. Anche per questo, 15 su 35 famiglie (prime tre scale),hanno condiviso con il Comune il progetto «Arredi di classe»: in collaborazione con l’istituto Ipsia «Meroni » , in queste settimane stanno ricevendo la visita degli studenti per la misurazione degli arredi. «E’un impegno a stare alle regole – osserva l’assessore Anna Maria Mariani – grazie a questo progetto, le famiglie hanno avviato una relazione positiva con l’esterno. All’inizio si faceva fatica ad accettare spazi diversi, modificati rispetto al passato. Oggi si affronta questo passo con la volontà di dare una nuova identità oltre che una nuova casa alla propria vita sociale».