Lissone – La nuova scuola dell’infanzia Piermarini di Lissone, rimasta chiusa per l’inizio del nuovo anno scolastico dopo che l’Ufficio scolastico non ha assegnato le maestre, a breve potrebbe aprire. Grazie al Comune e alla parrocchia che dovrebbero rimediare a carenze economiche e di ruolo, per dare una risposta che sembrava non dover più arrivare. Del ”mistero Piermarini” ce n’eravamo occupati alla vigilia del suono della prima campanella. Che, come noto, non ha squillato nella nuova struttura scolastica realizzata dall’amministrazione comunale nel quartiere Da la dal Punt.

Attorno alla vicenda si erano mischiate due posizioni apparse alquanto discordanti: da una parte il Comune (sindaco in testa) non s’era dato per vinto annunciando tentativi in extremis pur di aprire la scuola; dall’altra il neo dirigente scolastico che, solo il sabato prima dell’inizio delle lezioni, faceva intendere che l’apertura della Piermarini era uno scenario alquanto improbabile. Siamo ad oggi, o meglio, a sabato scorso. Giornata in cui dal Comune trapelano indiscrezioni, poi confermate da alcuni assessori. E, in un caso, anticipate alle mamme.

«Buongiorno a tutte, come penso voi sappiate, nonostante gli sforzi dell’amministrazione nel terminare i lavori della nuova scuola materna in via Piermarini, il Provveditorato non ha assegnato il personale per il funzionamento della struttura. Oltre a vanificare il lavoro fatto, ciò ha comportato notevoli disagi a molti genitori. Soprattutto per loro, mi sembra doveroso rendervi partecipi del fatto che questa mattina (sabato ndg) ho avuto l’ultimo di una serie di incontri che quasi certamente porteranno alla apertura della struttura, in tempi strettissimi, grazie alla collaborazione con la Parrocchia, come me molto sensibile a queste tematiche».

Firmato, l’assessore ai lavori pubblici Giuliano Beretta. Il quale prevede di stilare un comunicato ufficiale dopo la riunione di giunta di questa settimana, fissata mercoledì. E alla Piermarini le novità – questa volta -potrebbero finalmente essere rosee.
Elisabetta Pioltelli