Lissone – «Anche Gesù era laico, non un sacerdote del suo tempo e nemmeno un Rabbi uscito da qualche scuola ebraica famosa»: così ha esordito Aldo Maria Valli, giornalista e vaticanista Rai, nell’incontro organizzato dai laici betharramiti, durante il loro quarto convegno nazionale, in svolgimento ieri e oggi a Lissone, alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù.
«Laico nel termine greco significava ”uno del popolo”. Troppo spesso si usa invece per indicare animosità nei confronti della Chiesa. Invece i battezzati sono tutti partecipi del sacerdozio regale di Cristo, senza alcuna connotazione di inferiorità tra consacrati e non consacrati. Tutti corresponsabili prima che inquadrati in una struttura. Questo è ribadito dal Concilio Vaticano II e da diversi importanti documenti successivi. Non si può pensare la Chiesa come una mela divisa a metà, la missione è la stessa, consacrati o laici si sia. Voi sovrastimate la mia presenza qui, io non ho soluzioni da proporre- ha detto il vaticanista- anche io soffro nel vedere come spesso il contributo del laico non venga stimolato, apprezzato, coltivato. Eppure vivere nel mondo da cristiani inietta dosi di infinito in ciò che è finito».
Cristiana Mariani