Macherio – Malcontento dalla base ai vertici, almeno quelli locali. E’ apparsa sul Corriere della Sera in edicola oggi una lettera inviata al quotidiano dal sindaco leghista di Macherio Giancarlo Porta nella quale il primo cittadino esprime tutto il proprio rammarico nei confronti del suo partito, il Carroccio, dal quale dice di essersi sentito tradito.
«Mi sono stancato di mandare giù bocconi amari e mi sono accorto di come sia terrificante oggi il potere della Lega Nord (…) Sono avvilito, incazzato, mi sento tremendamente preso in giro». Porta scrive di «sospetti sui mille interessi della Lega, ma ormai la tenaglia probabilmente ricattatrice del premier ci sta portando alla deriva, sia come Italia sia come Lega».
Dice che sono stati traditi i suoi ideali di onestà, rettitudine e coerenza di idee: «tristezza che sconfina in una grande delusione». E poi tira fuori i bocconi amari: quelli di Milanese «e ieri nel confermare la fiducia ad un ministro indagato per concorso in associazione mafiosa (…) Dall’interno, poi, vedo troppi furbi che di azzuffano per le poltrone, ovviamente imbottite di stipendi, magari due, magari tre, e così via».
E poi un ultimo pesante appunto al ministro Calderoli, che a Venezia ha detto ai sindaci «senza la Lega non esiste niente e tornerete polvere». «Non si può – conclude Porta – denigrare in questo modo chi lavora per il bene del popolo e soprattutto per dare alla Lega una bella immagine, quella che si meriterebbe. E forse anche lui prima di fare il ministro avrebbe fatto meglio a ricoprire l’incarico di sindaco, in modo da capire che non siamo qui a «pettinare le bambole»». Uno sfogo sincero, che sia il primo di una serie?
Roberto Magnani