Renate Il Renate ferito dall’ultima sconfitta esterna torna al <Città di Meda> per continuare la striscia positiva tra le mura amiche e per mettersi alle spalle il 3-2 di Savona arrivato dopo essere stati in vantaggio di 2-0.
Una delusione che non può che bruciare perché un risultato utile contro i forti liguri sarebbe stato alla portata visto l’andamento del match (gol di Zanetti e del giovane Mattaboni ai quali hanno risposto per il Savona Miale con due reti e Gallon per il gol dei tre punti).
Domani in Brianza arriva il Mantova, settimo in classifica con 31 punti contro i 32 del Renate (quinto) che, però, ha una partita da recuperare, quella con il Santarcangelo prevista per domenica 10 febbraio, turno di riposo per il resto del girone.
Una gara fondamentale, comunque, quella di domani perché tenere il Mantova a debita distanza – a prescindere dai 90′ che mancano – è importante per continuare il viaggio verso i 40 punti (benedetti) della salvezza matematica che permetterà a giocatori, squadra e dirigenti di esplicitare il cambiamento di obiettivo sulla lancetta dei play off, anche se il presidente Luigi Spreafico alla cena di Natale disse chiaramente che <l’appetito vien mangiando>.
Come dargli torto? Detto questo, domani torna disponibile il portiere Antonio Santurro, ben sostituito da Riccardo Galli nelle ultime cinque gare che in settimana ha lavorato all’80% con la squadra. Acciaccato invece il difensore Gianmarco Ferrari. Nessuno squalificato, né per il Renate, né per il Mantova.
All’andata, in terra mantovana, il Renate ha vinto 3-1 dopo essere stato in vantaggio per 1-0 alla fine del primo tempo e dopo essere stato recuperato per il momentaneo pareggio dagli avversari (gol di Zanetti, Brighenti e Gualdi per i nerazzurri e di Franchi per il Mantova).
L’appuntamento è per domani alle 14.30 in via Icmesa a Meda dove, per i tifosi ospiti, è obbligatoria la tessera del tifoso per entrare nell’impianto sportivo. Dirige l’incontro Carlo Amoroso di Paola che sarà coadiuvato dagli assistenti Maurizio Loni di Cagliari e Michele De Candia di Molfetta.
Elena Sandrè