Il Cai Monza si prepara ad aprire il rifugio Brentei ristrutturato

Un progetto lungo otto anni, milioni di euro, il risultato: il bivacco monzese sulle Dolomiti riapre al pubblico il 10 giugno.
Il rifugio Brentei del Cai Monza ristrutturato
Il rifugio Brentei del Cai Monza ristrutturato

Il rifugio Brentei del Cai di Monza aprirà le porte al pubblico il prossimo 20 giugno. La data è ormai certa e in queste settimane fervono gli ultimi preparativi prima dell’arrivo dei visitatori. «Stiamo procedendo con la demolizione del vecchio bivacco e la finitura delle nuove vasche per la raccolta dell’acqua, poi procederemo con le ultime finiture. Il più però è fatto e il risultato è spettacolare». Non nasconde emozione e orgoglio Mario Cossa, presidente del Cai di Monza, a pochi giorni dalla realizzazione di un sogno, quello di un nuovo rifugio a 2200 metri di quota nelle Dolomiti del Brenta, in località Ragoli Tre Ville, a qualche chilometro da Madonna di Campiglio.

Rifugio Brentei del Cai Monza: il recupero

Un progetto lungo otto anni e costato due milioni e mezzo di euro, l’80% dei quali mesi a disposizione dalla Provincia di Trento come contributo a fondo perso. I due anni di chiusura imposti dalla pandemia hanno tenuto lontani gli escursionisti, ma hanno anche permesso agli operai di lavorare senza alcun impedimento. Ancora da definire la data dell’inaugurazione ufficiale, che dovrebbe però essere entro il 10 di luglio, e che si svolgerà alla presenza delle autorità locali ma anche degli amministratori monzesi oltre che dei tanti amici e sostenitori che hanno contributo al progetto. La stagione, dunque, si apre ufficialmente il 20 giugno con già numerose prenotazioni arrivate anche dall’estero. Il rifugio dovrebbe poi rimanere aperto fino al 20 settembre, anche se poi la data potrà essere modificata in base alle precipitazioni.

Il rifugio Brentei del Cai Monza ristrutturato
Il rifugio Brentei del Cai Monza ristrutturato

Rifugio Brenti del Cai Monza: il fermento social

La struttura è stata pensata per poter rimanere aperta in maniera modulare anche in primavera, quando occorrono gli sci o gli attrezzi da ghiaccio per raggiungere il rifugio. Il bivacco esterno, interamente ricostruito, resterà invece aperto tutto l’anno con venti posti disponibili.
Cuore della struttura è certamente la sala da pranzo che si apre con una vista spettacolare sulle vette grazie alla grande vetrata che inonda di luce la stanza. «Anche il nuovo bivacco ha già suscitato l’entusiasmo dei primi visitatori che hanno riempito i social di video e commenti», continua Cossa.
Una prima inaugurazione verrà fatta con gli allievi della scuola di alpinismo che testeranno la struttura il fine settimana precedente all’apertura ufficiale. I primi visitatori potranno utilizzare il sentiero che oggi è perfettamente pulito come di solito avviene solo in piena estate. Ha infatti nevicato pochissimo e la poca neve è già sparita dai sentieri.
«Per i prossimi vent’anni il Cai di Monza dovrà affrontare le rate del muto che abbiamo acceso per pagare il 20% di quota rimasta, ma era un progetto che dovevamo fare, e oggi siamo orgogliosi del risultato ottenuto».