Giussano – Furti nella notte alla Feg Salvarani. La ditta, già colpita da qualche mese da una pesante crisi, è finita pure nel mirino dei soliti ignoti. A far gola ai ladri,come spesso accade, i cavi in rame delle macchine. E’ tornata, insomma, a colpire in città la banda dell’«oro rosso», ma questa volta non ha fatto razzia nei cimiteri cittadini, come più volte è successo in passato con gravi danni a tombe e cappelle privati, ma alla ditta dei fratelli Elli, con sede lungo la Valassina, da mezzo secolo colosso nella produzione dell’arredamento, ma da tempo messa alla dura prova da pesanti difficoltà economiche.
Stando a quanto è stato possibile appurare per il momento i malviventi, nella notte fra giovedì e venerdì, hanno forzato il cancello sul lato posteriore dell’azienda. Si pensa che siano entrati in azione nelle ore centrali della notte prima che iniziasse il chiaro dell’alba. Una volta dentro, hanno agito indisturbati. Secondo i primi rilievi, sono state asportate dai macchinari qualche centinaia di cavi elettrici, dallo spessore piuttosto consistente. Dei delinquenti nessuna traccia. Sono stati tanto abili da non destare nemmeno l’attenzione del servizio di guardia presente sull’altro lato né hanno destato l’attenzione del vicinato. Sembra che i ladri siano, poi, fuggiti, con il loro bottino passando sempre dal retro dell’azienda.
Non è ancora nota la quantità precisa di rame rubato, ma si parla di un furto molto consistente e di danni rilevanti. L’indomani mattina, non appena si sono accorti di quanto avvenuto nel pieno della notte, i titolari hanno chiamato i carabinieri. I militari della locale stazione si sono subito recati sul posto. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti. Periodo nero, insomma, per la Feg Salvarani che da più di cinque mesi, ormai, ha lasciato 160 lavoratori senza stipendio.
Federica Vernò