«Fondi neri per 56 milioni»La Fondazione Maugeri trema

Scoppia un nuovo scandalo della sanità lombarda che investe la Fondazione Maugeri, un colosso del settore con base a Pavia e anche un Istituto scientifico a Lissone. Secondo l'accusa, 56 milioni sarebbero finiti all'estero per evadere il Fisco. Sei ordini di custodia cautelare.
«Fondi neri per 56 milioni»La Fondazione Maugeri trema

Lissone – Scoppia un nuovo scandalo della sanità lombarda, con sei arresti ordinati dall’autorità giudiziaria di Milano, che investe in pieno la Fondazione Maugeri, un colosso del settore con base a Pavia, ma con articolazioni in tutto il paese, a cominciare dall’Istituto scientifico di via Bernasconi, a Lissone.

Gli ordini di custodia cautelare sono scattati, tra gli altri, per l’ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Antonio Simone, il direttore amministrativo della Fondazione, Costantino Passerino, e il presidente della Maugeri, Umberto Maugeri, attualmente irreperibile, probabilmente all’estero.

Secondo quanto ipotizzato dai magistrati milanesi, che sono arrivati alla Fondazione Maugeri partendo dal crac del San Raffaele, i fondi che sarebbero stati distratti al Fisco dalla Fondazione raggiungono la cifra record di 56 milioni di euro, otto volte in più di quelli del San Raffaele.

Intanto, da Pavia, sede della Fondazione, diramato in serata un comunicato stampa: «In relazione alla notizia apparsa sulla stampa nelle ultime ore, Fondazione Salvatore Maugeri non può rendere alcuna dichiarazione, posto che dispone delle stesse informazioni di cui già la stampa dispone avendole tra l’altro apprese, appunto, da fonti giornalistiche. Si riserva di chiarire la posizione dell’Ente con un comunicato stampa non appena a conoscenza dei fatti per come contestati, esprimendo comunque fiducia nell’autorità giudiziaria e nelle sua capacità di analisi dei fatti. La Fondazione Salvatore Maugeri intende anche, una volta appurate le ragioni di contestazione, fornire una descrizione esaustiva e trasparente del proprio ruolo e qualità delle prestazioni rese nel servizio sanitario».