Fix Design dopo la denuncia Lav«Disposti a cambiare produzione»

Dalla analisi di laboratorio, alla Lega antivivisezione risultano presenti sostanze nocive in prodotti con pelliccia per bambini dei marchi Il Gufo, Miss Bluemarine, Gucci, Brums e Fix Design. Quest'ultima, che ha sede a Carate, si dice disposta a cambiare tipo di produzione.
Fix Design dopo la denuncia Lav«Disposti a cambiare produzione»

Carate – Ci sono sostanze chimiche, potenzialmente molto pericolose, in alcuni capi d’abbigliamento per bambini con inserti in vera pelliccia. L’accusa è della Lav e tra le cinque grandi marche coinvolte dalla denuncia c’è la Fix Design. Raggiunta dalla polemica, l’azienda caratese conosciuta in tutta Italia annuncia che, per le prossime collezioni, «valuterà la possibilità di adottare una politica fur – free per i propri prodotti dedicati ai bambini».

Tutto è nato da un comunicato diramato dalla Lega antivivisezione, con la richiesta di ritirare dal mercato vestiti con pelle e pelliccia di note marche, destinati a bambini e acquistati in negozi (a Milano, Monza, Roma) e via web. Lav si è affidata ad analisi di laboratorio effettuate a Prato, i cui risultati hanno dimostrato che in sei capi di abbigliamento delle marche Il Gufo, Miss Bluemarine, Fix Design, Gucci e Brums, per bambini di età compresa tra i 18 mesi e i 12 anni, «sono presenti sostanze tossiche chimiche potenzialmente dannose per la salute». 

La denuncia è andata a segno. Fix Design, che in via Della Valle ha il suo quartiere generale, fa sapere che «è particolarmente colpita da quanto emerso dalla ricerca della Lav» e spiega che, «per prevenire ed evitare che episodi di questo genere possano reiterarsi nel tempo, a partire dalle prossime stagioni, ha deciso di valutare e adottare una politica fur- free (e quindi senza pelliccia, nda) sui propri prodotti dedicati al bambino».

La pelliccia degli animali è soggetta ad una degradazione di carattere organico nota come putrefazione. Per inibire questo fenomeno naturale vengono usate diverse sostanze chimiche nelle varie fasi del processo di produzione. 

Dal rapporto Lav emerge che le pellicce in commercio sono contaminate da alcune sostanze chimiche con valori superiori ai requisiti obbligatori presenti nella legislazione europea relativa alle sostanze chimiche pericolose in articoli in pelle e pelliccia e nei più diffusi standard industriali privati.
a. br.