Fatture false, Verdiglione nei guaiLimbiate e Senago: sequestro ville

Anche villa Rasini Medolago a Limbiate, come villa San Carlo Borromeo di Senago, è stata posta sotto sequestro con l'operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla denuncia di 26 persone. Tra loro il noto psicanalista Armando Verdiglione.
Fatture false, Verdiglione nei guaiLimbiate e Senago: sequestro ville

Senago-Limbiate – Villa San Carlo Borromeo di Senago e Villa Rasini Medolago di Limbiate sotto sequestro. 26 persone denunciate, tra cui il noto psicanalista Armando Verdiglione, già finito nei guai con la giustizia negli anni 80 e la moglie Cristina Frua De Angeli. L’accusa a vario titolo è di associazione a delinquere finalizzata all’emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, truffa ai danni di istituti di credito e ai danni dello stato, e appropriazione indebita. L’inchiesta coordinata dalla pm milanese Bruna Albertini e condotta dalla guardia di finanza si è concentrata sul gruppo societario che fa a capo di Verdiglione, composto da associazioni culturali fondazioni e Onlus.
Gli investigatori, in base alla vasta documentazione raccolta, hanno scoperto un giro di fatture false per 3 miliardi di euro e un’evasione dell’Iva di 300 milioni di euro. Le indagini, partite due anni fa da un controllo fiscale, hanno portato alla luce un ampio giro di transazioni finanziarie supportate da operazioni economiche fittizie, tra cui consulenze aziendali, commerciali e di marketing, corsi di formazione e di vendita e acquisto di opere d’arte finalizzato all’evasione fiscale e ad ottenere linee di credito indebite da parte delle banche. Il gruppo, secondo l’accusa, avrebbe effettuato anche fatture false per lavori di ristrutturazione nelle due ville sequestrate, per ottenere sovvenzioni pubbliche.
Il Gip Maria Cristina Mannocci ha emesso quindi un’ordinanza di sequestro preventivo delle due dimore storiche, del valore complessivo di 300 milioni di euro. Verdiglione si difende con una nota scritta, in cui parla di “intervento fondato sul pregiudizio”. “Due anni e mezzo di stato d’assedio senza mai interpellarci” scrive, sottolineando “i lavori di restauro a villa San Carlo Borromeo sono stati controllati e sottoposti a perizia da parte di direttori e collaudatori privati e pubblici. E le società sono amministrate da persone che contribuiscono al movimento culturale senza emolumenti e senza interessi”. Aggiunge la moglie Cristina Frua De Angeli: “Né San Carlo Borromeo Spa né alcuna delle nostre società ha mai evaso le imposte. Le ha sempre pagate in abbondanza. Le accuse sono fondate su una serie di equivoci che la società è in grado di chiarire”
P.F.