Elezioni regionali, Fabrizio Figini: «La nostra sanità è eccellente? Sì, ma mai fermarsi»

Fabrizio Figini è la punta di diamante di Forza Italia in Brianza nella corsa al Pirellone alle elezioni del 12 e 13 febbraio.
Fabrizio Figini
Fabrizio Figini

Fabrizio Figini, classe 1977, forte di un impegno politico ventennale, per più mandati assessore a Varedo (attualmente vicesindaco), già consigliere provinciale e capo della segreteria politica del vicepresidente di Regione Lombardia per quasi un decennio, è la punta di diamante di Forza Italia in Brianza nella corsa al Pirellone.

Come nasce questa candidatura regionale?
«Sicuramente nasce dal basso: tanti amici mi hanno chiesto di scendere in campo e, avendo maturato 10 anni di esperienza di lavoro in un assessorato regionale al fianco di Fabrizio Sala, mi sentivo pronto ad affrontare la sfida».

Ci sono delle materie di cui ti piacerebbe occuparti?
«Ne cito tre: salute, imprese e ambiente. La nostra è una sanità eccellente, attiriamo pazienti da altre regioni, ma non bisogna mai fermarsi. La medicina territoriale, infatti, sarà sempre più una priorità e le Case di comunità sono una valida risposta. Con l’autonomia differenziata (che ci vede totalmente favorevoli), poi, la Regione potrà finalmente aprire bandi propri per l’assunzione di nuovi medici. Per quanto riguarda le Pmi è importante rafforzare l’impegno a favorirne l’internazionalizzazione, che non deve essere delocalizzazione. L’obiettivo deve essere sempre di più produrre qui per esportare all’estero. Le imprese, dal canto loro, hanno bisogno di tempi di risposta certi dal punto di vista della burocrazia regionale, penso ad esempio alle autorizzazioni ambientali. Bisogna poi intervenire sulle tasse, riducendo dove possibile anche l’Irpef. Per quanto concerne l’ambiente oggi si parla tanto di transizione ecologica ed energetica, ed è un bene, ma questa non deve pesare sulle spalle dei cittadini. Un cattivo esempio è sicuramente l’Area B di Milano, scelta politica demenziale, perché colpisce anche auto di recente costruzione e non solo di privati: si pensi agli ambulanti che lavorano nei mercati e non hanno la liquidità per cambiare il proprio mezzo. Questo non può essere una colpa e comunque questi cambiamenti vanno sostenuti con contributi. Sui termovalorizzatori siamo ovviamente a favore, ma oggi ci sono esempi in cui queste strutture riescono a fare anche altro, come produrre energia con il teleriscaldamento».

Tu hai fatto davvero molta gavetta in un piccolo comune e anche in Provincia di Monza e Brianza, cosa ti porti dietro?
«In primo luogo la conoscenza della macchina amministrativa a tutti i livelli: Regione fa le leggi, ma poi queste devono essere applicate dagli amministratori locali. Essere stato dall’”altro lato della barricata” aiuta a capire quale impatto le leggi potranno avere. Poi l’approccio diretto con i cittadini: ti consente di percepire direttamente quali siano le problematiche vissute quotidianamente dalle persone e a dare un valore alle priorità. Questo è un contatto con il territorio che voglio sicuramente mantenere vivo anche dopo la mia eventuale elezione».

Perché un elettore alla tornata elettorale di domenica e lunedì dovrebbe dare fiducia a Forza Italia?
«Noi ci definiamo moderati, ma siamo moderati determinati. La moderazione per noi è capacità di dialogo tra diverse sensibilità politiche. Non bisogna poi dimenticare che Forza Italia, vista la sua storia, ha particolarmente a cuore la Brianza, tanto cara anche al nostro presidente Silvio Berlusconi».