Ecomafie: «Brianza colonizzata»Ambiente, business miliardario

Cicli dei rifiuti del cemento: «Brianza e hinterland milanese colonizzati dalla 'ndrangheta». Lo dice Legambiente nel suo rapporto Ecomafie 2011, un business criminale che in Italia frutta quasi 20 miliardi all'anno
Ecomafie: «Brianza colonizzata»Ambiente, business miliardario

Monza – Oltre 1.100 chilometri di tir allineati, 82mila, carichi di rifiuti speciali e pericolosi per 2 milioni di tonnellate. La quantità sequestrata dalle forze dell’ordine nel 2010 in Italia.

Numeri contenuti nel rapporto Ecomafia 2011 di Legambiente. Un business gestito da 290 clan, 20 in più del 2009 con un fatturato di 19,3 miliardi, in calo di 1,2 miliardi per la contrazione dell’abusivismo edilizio, che nel 2010 ha comunque registrato 26.500 casi nonostante il -22,4% del mercato del mattone.

I reati in campo ambientale sono 84 al giorno, 3,5 all’ora, e in costante crescita (in Lombardia sono passati da 855 a 1.619) e riguardano soprattutto i cicli dei rifiuti e del cemento, tanto che, nonostante le chiusure degli ultimi giorni da parte del Pirellone alla «munnezza» di Napoli, secondo l’inchiesta «Eurot», immondizia lombarda sarebbe finita abusivamente all’ombra del Vesuvio.

E proprio nella classifica dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti, non a caso, la Lombardia è balzata dal sesto al quattordicesimo posto dopo Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Lazio, prima regione del Nord Italia con 371 infrazioni (144 sequestri e 401 denunciati) contro le 153 del 2009 scoperte soprattutto grazie al super lavoro delle Polizie provinciali.

Un business, secondo la Direzione nazionale antimafia, fiutato dalla ‘ndrangheta che ha «colonizzato» hinterland milanese e Brianza anche nella gestione del ciclo del cemento e del movimento terra: «Soppiantando e trasformando una buona parte dell’economia con tanti imprenditori finiti nelle maglie criminali per scelta consapevole o perché costretti».

Come la Perego Strade di Cassago: « azienda solida e dal buon nome che dal 2007, secondo gli inquirenti, ha subito una scalata societaria da parte di un boss». Expo 2015 e Pedemontana, come emerso da inchieste giudiziarie, le due maxi opere nel mirino delle cosche.