Monza – Siamo stanchi di essere considerati cittadini di serie B. Una fiaccolata per tenere lontane le prostitute dalle nostre strade. Questa la protesta e proposta dei residenti dei quartieri di San Fruttuoso e Triante esasperati dalla presenza di prostitute e spacciatori. Da anni i cittadini convivono con questo problema e ora sono stanchi e si sentono abbandonati. Dalla sera sino alle prime luci dell’alba è un continuo via vai tra prostitute, spacciatori e relativi clienti sotto le abitazioni, al mattino i posteggi e le poche aree verdi sono una discarica a cielo aperto.
Esasperati dalla situazione hanno intenzione di dare vita a un comitato per rendere ancora più forte la loro voce, il nutrito gruppo di cittadini ha avanzato diverse proposte al fine di migliorare la qualità della vita. I cartelli affissi in estate nella zona di Triante in cui si indica il divieto di transito a non residenti non ha sortito gli effetti sperati. I cittadini stanno pensando anche di scendere in strada per trascorrere le serate a cielo aperto e essere fonte di disturbo, sperando che questa forma di protesta sensibilizzi le forze dell’ordine a interventi più frequenti. “Cosa possiamo fare ancora- si chiede un residente- le abbiamo provate tutte ma senza successo. Le forze dell’ordine non ottemperano al loro dovere, i cartelli messi non servono a niente. Ora vorremmo cercare di unire le idee per presentare delle proposte concrete”.
Molti mettono l’accento sulla presenza di spacciatori che vendono sotto le loro abitazioni e clienti che consumano negli androni di case di privati cittadini. “Potremmo chiedere un’incontro con l’amministrazione- dice un altro residente- per dire ai nostri amministratori che questa zona è una periferia abbandonata. Durante il giorno viviamo in compagnia dei lavori sul viale di notte le signorine e gli spacciatori sotto casa non ci fanno dormire. Dobbiamo riprenderci la nostra strada perché ci stanno rovinando la vita. Potrebbero pensare a una serie di sensi unici che rendano più difficile il via vai delle macchine, mettere delle video camere, aumentare i presidi delle forze dell’ordine”.
Alessandra Sala