Dialetto vivo, Premio San Gerardoai migliori componimenti

Di livello i racconti e le poesie dialettali lette all'Oasi di San Gerardo. Sono le opere che la giuria e il pubblico hanno scelto quali meritevoli del Premio San Gerardo indetto dalla casa editrice Menaresta, dagli Amicis e dalla Circoscrizione 1.
Dialetto vivo, Premio San Gerardoai migliori componimenti

Monza – Magia del dialetto, in cinque piccole righe una descrizione ironica della minestra. Eccola: Cusa l’è la minestra? Nient alter che del ris cun l’aqua a la gula ch’al sa tegn a la verdura per minga andà a fund (Cos’è la minestra? Niente altro che del riso con l’acqua alla gola che si aggrappa alla verdura per non andare a fondo). Questo ed altri componimenti hanno ricevuto riconoscimenti venerdì sera, all’Oasi di San Gerardino. Una agguerrita giuria ha faticato non poco per selezionare le opere meritevoli del Premio San Gerardo.

I premiati
Primo classificato, il componimento vincitore del premio dedicato al copatrono di Monza è stato Alessandro Bogani, di  Limbiate, con il racconto ”Centvottanta (…da ultimà)”, che ha ritirato 200 euro; premio Brianza ad Aldo Sangalli, di Brugherio, con la poesia ”Ancamò ‘na volta”, miglior poeta brianzolo, 150 euro; premio Casira, intitolato all’indimenticabile poeta dialettale monzese, Angelo Casiraghi, per la migliore poesia o racconto satirico umoristico, 150 euro, a Marco Fusi, di Nova Milanese, che ha sbaragliato la concorrenza  con La minestra (riportata sopra) e ”La Fregadura”; premio Menaresta, dedicato ai giovani autori ai monzesi Michele Mariani e Giordano Serra; premio Fa minga ingann, deciso dal pubblico, all’albiatese Giulio Redaelli, autore di ”Sgrisor”. Premiati con un abbonamento al nostro giornale il monzese Ettore Muller, grazie al racconto Genesi’s, Massimo Galimberti, di Giussano, per ”El risot giald”, Rosaria Macedonio, di Seveso, per ”Semper istess”. I premi sono stati consegnati dal presidente della Circoscrizione 1, Massimiliano Longo, tra i fautori della manifestazione.

Applausi per tutti, anche per il cantautore brianzolo Francesco Magni, che ha ritirato il Michin d’or, a memoria del suo profondo impegno nella valorizzazione della tradizione del territorio. Ed è questo, l’amore alla Brianza, che ha animato da sempre i promotori del premio, casa editrice Menaresta in testa e gli Amicis, un gruppo di genitori che in passato hanno imbastito spettacoli per evitare la chiusura della scuola De Amicis, e che hanno mantenuto, la voglia di ridere e fare ridere. Tra loro, ad esempio, le terribili Slocus  e Rossano Angioletti.
Ricordiamo i componenti della giuria: il vulcanico Antonio Colombo, Carlo Umberto Rossi, Mimmo Maspero, Simone Milesi, Felice Terrabuio, Clelia Farina, Felice Camisasca e Luigi Losa.
Antonello Sanvito