Da Giussano per rubare benzinaFermati i razziatori dei serbatoi

Con il più classico dei sistemi (il tubo di plastica infilato nel serbatoio) avevano già riempito due contenitori: sono stati sorpresi quando, dopo aver "succhiato" una settantina di litri, erano alle prese con il terzo.Così tre ladri di carburante sono finiti in manette.
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Giussano – Con i prezzi che corrono, non stupisce che qualcuno abbia cercato di arrotondare le proprie entrate rubando benzina e gasolio. Da circa un mese qualcuno aveva preso di mira la zona di via San’Antonio da Padova, a Mariano Comense. Soprattutto nei fine settimana, dalle auto e dai furgoni posteggiati spariva il carburante dai serbatoi. Ai carabinieri sono stati denunciati quattro casi, ma è probabile che i furti siano di più. La buona notizia è che tre di questi razziatori sono stati arrestati in flagranza di reato, ma i militari di Mariano stanno indagando per capire se siano gli stessi che avevano colpito anche nei giorni precedenti.

Tre le persone finite in manette. Davide Giugni, 40 anni di Besana Brianza, ma residente a Giussano, Gezim Kalaj, 33 anni albanese, anche lui residente a Giussano e Dritan Krasniqi 26 anni, domiciliato in Italia presso il suo amico e connazionale. Il terzetto è stato colto sul fatto nella notte fra venerdì e sabato in via Aldo Moro, una traversa di via Sant’Antonio, mentre riempiva di gasolio un fusto da 25 litri con del gasolio vampirizzato da un autocarro parcheggiato. Con il più classico dei sistemi (il tubo di plastica infilato nel serbatoio) avevano già riempito due contenitori: sono stati sorpresi quando, dopo aver “succhiato” una settantina di litri, erano alle prese con il terzo.

Sono stati portati davanti al Tribunale di Como per essere processati con rito direttissimo. Il giudice Walter Lietti, su richiesta dell’avvocato difensore Andrea Bondioli, ha concesso il rinvio al prossimo 11 marzo in attesa di un eventuale risarcimento del danno, ottenendo così una sentenza più mite. Il triplice arresto è stato convalidato. Ma sono comunque stati tutti rimessi in libertà. Rispetto a Giugni, Kalaj (già noto alle forze dell’ordine) e Krasniqi hanno l’obbligo di firma.