«Curare la malattia dall’infezione»Il segretario Pd Bersani ad Arcore

Scontro fra big nazionali per le elezioni comunali simbolo, quelle del Comune di Arcore: dopo Berlusconi lunedì, mercoledì 1.500 persone per il segretario nazionale del Partito democratico Pierluigi Bersani.
«Curare la malattia dall’infezione»Il segretario Pd Bersani ad Arcore

Arcore – Da una parte il PalaUnimec con il tappeto blu delle grandi occasioni e uno spiegamento di forze dell’ordine da brivido. Dall’altra la piazza, largo Vela, la gente che si è appena mangiata un gelato in via Roma e si unisce alla massa. Da una parte il popolo, quello della Libertà, e dall’altra il popolo di centrosinistra. È uno scontro tra titani quello che ha aperto quest’ultima settimana di campagna elettorale: Silvio Berlusconi ospite d’onore al PalaUnimec lunedì sera e il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani, mercoledì sera all’ingresso del parco Borromeo. Entrambi i leader nazionali lo hanno sottolineato: quella arcorese è una piazza simbolica e l’esito delle prossime amministrative potrebbe fare da traino.

«Perché per guarire una malattia bisogna partire da dove si è infiltrata», ha dichiarato Bersani. Con un pubblico di circa 1500 persone, Bersani si è complimentato per l’energia del candidato si centrosinistra Rosalba Colombo «Mi pare che l’aria qui sia molto buona -ha detto- e sono contento di essere ad Arcore, perché Arcore non è mica sinonimo di Berlusconi. L’energia di Rosalba unita alle nostre semplici ricette ci faranno vincere, non bisogna avere dubbi».

Il leader del Pd si è concentrato sul problema del lavoro e sulle difficoltà economiche di molte famiglie italiane che «un milionario non conosce», in riferimento al premier. Critiche al governo sulla questione libica, sui leghismi, sull’immondizia a Napoli e le leggi ad personam. E poi applausi al discorso di Rosalba Colombo, un discorso denso d’orgoglio e ottimismo. «Nel paese che per due mesi è stato definito escortopoli -ha detto- noi le donne le candidiamo sindaco». Su una cosa tutti d’accordo: in questi giorni bisogna bussare a ogni porta e invitare ad andare a votare.
Valeria Pinoia