Crisi, Basf in controtendenzaNuovi reparti e acquisizioni

Cesano – In un periodo di crisi generale Basf Italia va controcorrente, acquisisce nuove società, investe un milione e 800mila euro e soprattutto consolida la sede di via Martinelli a Cesano Maderno. Un quadro che sembra in netta contrapposizione alle ultime notizie che riguardano il colosso chimico e partono dallo stabilimento di Basf Coatings a Burago Molgora. Basf Se (Società europea) ha deciso di vendere questo ramo d’azienda, che si occupa della produzione di polveri industriali per vernici e vernici per automobili.

Da Burago – La ragione? Così com’è configurata Basf Coatings si rivolge a piccoli clienti, che non interessano alla società. Il sito però non chiuderà, le rappresentanti sindacali in accordo con la sede europea sono arrivate a un chiaro punto di partenza: lo stabilimento di Burago va venduto e non dismesso. La prospettiva è lasciare qui 92 dei 170 lavoratori, che saranno “acquisiti”, passateci il termine, insieme allo stabilimento da chi vorrà investire sul mercato delle vernici. Per i restanti: 35 sono agenti, che già hanno sedi autonome di vendita, gli altri 42 forse già nel secondo semestre 2010 arriveranno nello stabilimento di via Martinelli, in parallelo sarà realizzato anche un centro di formazione carrozzieri, per far provare ai clienti le vernici.

Vernici auto – «Si riattiverà l’edificio dismesso nel 2001 dopo lo stop alla produzione a Cesano – spiega Cristian Espertini Comitato aziendale europeo, che ha seguito la trattativa col collega Fabio Tedoldi e Giovanni Consiglio segretario di Monza e Brianza Uil-Cem – per farlo si spenderanno un milione e 800mila euro e qui arriverà la produzione di vernici per auto». Una fetta di mercato che interessa ancora a Basf, d’altronde nei suoi laboratori si produce ad esempio la Glasulet vernice della Mercedes.

Ciba – Le novità per il colosso chimico però non si fermano qui. Basf dal primo gennaio del prossimo anno acquisirà ufficialmente il gruppo chimico Ciba che a livello mondiale conta tredicimila addetti. In Italia esistono tre stabilimenti e uno si trova a una decina di chilometri dalla sede di Cesano Maderno a Origgio in provincia di Varese. Anche qui nel 2010 si prospetta il trasferimento dei quaranta addetti in via Martinelli. All’origine c’è una logica scelta di risparmio e continuità aziendale: il sito di Origgio non è di proprietà di Basf, al contrario di quello di Cesano Maderno dove ci sono ampi spazi per ricollocare forze lavoro, creando così un vero e proprio polo della chimica europea e mondiale.

Cristina Marzorati