Carate Brianza/Cogliate – Nell’aviosuperficie di Cogliate aveva hangarato un ultraleggero del valore di 100mila euro del quale il Fisco italiano non sapeva nulla. Il propietario, M.A., un 33enne di Carate Brianza, è stato denunciato per contrabbando e evasione dell’Iva all’importazione e il velivolo è stato sequestrato.
Come lui altre trenta persone in tutta l’Italia centro settentrionale. Complessivamente, sedici gli aeromobili sequestrati. E’ l’epilogo dell’operazione «Tango Sette» condotta dalla compagnia della Guardia di finanza di Siena iniziata lo scorso anno. Tutto è partito dalla scoperta in un’aviosuperficie in Valdelsa di due ultraleggeri immatricolati presso il Registro aeronavale della Repubblica di San Marino intestati a persone con un reddito dichiarato troppo basso, spesso inferiore ai 15mila euro, per potersi permettere un bene di lusso come un aereo del valore di 100mila euro.
Le fiamme gialle sono quindi riuscite a risalire alla provenienza dei due velivoli, la Repubblica di San Marino, dove erano stati immatricolati così da risparmiare l’Iva sull’importazione. Una società della Repubblica del Titano si intestava il mezzo che attraverso una società italiana veniva consegnato ai proprietari per l’utilizzo sul territorio italiano. Il tutto con l’emissione di una fattura di vendita non imponibile tra la società italiana e quella sammarinese, mentre il proprietario versava una cospicua caparra alla società italiana e avviava un leasing per la rimanente quota con la società di San Marino.
In tal modo evitava di pagare l’Iva del 20%, una somma notevole visto il valore del velivolo, e occultava al Fisco italiano il possesso del bene di lusso.
Roberto Magnani