Cavenago Brianza – «La gente ha capito». Sono le prime parole che il sindaco Sem Galbiati ha detto conclusa la tre giorni di protesta contro la finanziaria. «Al nostro appello hanno aderito altri sindaci, di tutti i colori – ha proseguito Galbiati – anche gli altri amministratori devono farsi coraggio e denunciare la situazione». Dopo due notti in tenda gli uomini e le donne della maggioranza di Uniti per Cavenago hanno accusato i segni del caldo e della fatica, ma sono tornati a casa con una convinzione: «Più di mille cittadini si sono fermati ai nostri gazebo in questi tre giorni – ha confermato Galbiati – si sono fermati per capire cosa accadrà nel loro e nel nostro futuro».

L’evento cavenaghese, dal titolo eloquente “Stavolta paghi tu”, ha avuto ampia risonanza. In piazza sono arrivate le agenzia di stampa e anche le telecamere Rai. L’eco della protesta ha mosso le acque e Galbiati ha potuto così annunciare: «Un professore del politecnico si è offerto di supportare le nostre iniziative costruendoci un sito che accoglierà le idee dei cittadini. Così si potranno mettere a confronto tutte le varie iniziative per un percorso che permetta un esito proficuo».

Sotto il profilo dell’ordine pubblico tutto è filato liscio. Non si sono verificati episodi degni di nota grazie alla presenza di una pattuglia di carabinieri che ha sorvegliato costantemente la piazza in cui si è svolta la manifestazione. «Durante la notte abbiamo la piazza del paese “animata” – ha fatto notare, sorridendo, il sindaco – la cosa interessante è che anche a tarda notte i ragazzi che sono passati in piazza Libertà hanno voluto ascoltare le parole del loro primo cittadino». Nella giornata di domenica poi, il comitato genitori ha colto l’occasione per raccogliere firme contro la riforma scolastica voluta dal ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini.
Lorenzo Merignati