Carate – Si chiama Michel Berclaz, 50 anni, originario del Canton Vallese ma da diversi anni domiciliato a Novaggio, nel Ticinese, il pilota dell’aereo precipitato ieri pomeriggio in un campo al confine tra Carate e Seregno. Lo rivela questa mattina il sito Ticino on line, che ha anche intervistato la figlia del ferito. Secondo il sito internet del quotidiano svizzero, Berclaz e il giovane di 28 anni residente a Ginevra che sedeva accanto a bordo del Diamond DA-40, un velivolo di costruzione austro-canadese dotato di quattro posti e di un’avionica recentissima di proprietà dell’Avilù, partito ieri pomeriggio dall’aeroporto di Lugano avrebbero riportato ferite gravi, ma le loro vite non sarebbero in pericolo.
“Mio padre rischia la vista” – Il piccolo aereo, stando a quanto riferito, era diretto a Orio al Serio per una lezione di volo notturno (Berclaz è definito “istruttore di comprovata esperienza”). Michel Berclaz si trova ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza, mentre il giovane ginevrino è al Niguarda di Milano. “Mio padre ha la faccia e le ossa rotta – ha raccontato la figlia di Berclaz a Tco – inoltre dalle prime informazioni avute dai medici che lo hanno soccorso sembrerebbe che ci siano problemi anche agli occhi e la sua vista potrebbe essere a rischio”. Alcuni testimoni avrebbero assistito all’intera scena: il piccolo aereo avrebbe improvvisamente perso quota non appena superata la statale 36, andando a schiantarsi in un campo a poche decine di metri dalla superstrada, a due passi dal campo volo per mongolfiere di Pierino Porati.
Lo schianto poco dopo le 17.30 – Intanto si chiarisce l’orario dell’incidente: stando a un comunicato diffuso dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause dell’accaduto, a poche ore dalla disgrazia il crash sarebbe avvenuto alle 16.38, ma molti testimoni – uno dei quali, a bordo della sua auto, è stato sfiorato dall’aereo mentre precipitava – asseriscono che lo schianto è avvenuto poco dopo le 17.30, tanto che l’uscita dei mezzi di soccorso del 118 Brianza è segnata alle 17.40. Una discrepanza che si è chiarita negli ultimi minuti: i dati forniti dall’Ansv fanno infatti riferimento, per convenzioni internazionali, all’orario del meridiano di Greenwich, un’ora prima rispetto all’Italia, dunque.
Antonella Crippa