Brugherio – Fede e tradizione torneranno, come avviene da secoli, a fondersi in occasione della solennità dell’Epifania caratterizzata dal bacio alle reliquie dei Magi. Le celebrazioni saranno aperte sabato dal cardinal Angelo Scola che, alle 18 in San Bartolomeo, presiederà la messa vigiliare e benedirà l’altare intitolato ai Tre Re Magi dove, da lunedì, sarà esposta la copia del reliquiario che custodisce alcuni frammenti ossei appartenuti, secondo la leggenda mai smentita dai documenti, ai sapienti che guidati da una stella compirono un lungo viaggio per adorare il Bambin Gesù. La liturgia rappresenta uno dei momenti forti delle iniziative organizzate dalla comunità pastorale per commemorare il quattrocentesimo anniversario della traslazione dalla cappella di Sant’Ambrogio in San Bartolomeo delle reliquie donate tra il 360 e il 397 dal vescovo Ambrogio alla sorella Marcellina, monaca nella villa di campagna divenuta luogo di preghiera.
Nell’oratorio, trasformato in dispensa, sono state ritrovate il 14 maggio 1592 dall’arciprete di Monza Camillo Aulario e il 27 maggio 1613, per volere del cardinal Federico Borromeo, sono state portate nella parrocchiale con una processione seguita da migliaia di persone. L’itinerario sarà ripercorso domenica 26 maggio in una rievocazione con letture religiose e musiche d’epoca. Domani saranno riproposte le tre processioni guidate da un magio che alle 15.15 partiranno dalle chiese di Sant’Albino, San Carlo e San Paolo e si congiungeranno all’oratorio di Maria Bambina dove, alle 15,45, si terrà la rappresentazione dell’incontro dei Tre Re con Erode. Al termine i fedeli si riuniranno in San Bartolomeo per un momento di preghiera. Nella stessa chiesa, alle 21, è in programma il concerto lirico ‘Tribute to three Wise Man’: le offerte raccolte saranno devolute alla Crèche di Betlemme, l’orfanatrofio che accoglie bimbi cristiani e musulmani. «I Magi – spiega don Vittorino Zoia, parroco della comunità pastorale Epifania del Signore – sono figure di grande attualità, il simbolo di chi è alla ricerca di una luce che illumini la propria vita».
Monica Bonalumi