Autodromo, altro che orgoglioLa tradizione è anche di bagarini

Anche quest'anno tutte le principali vie d'accesso all'autodromo sono state prese d'assalto dai venditori abusivi di tagliandi. Un fenomeno che ogni dodici mesi rappresenta il biglietto da visita per i tifosi di mezzo mondo qui per la tre giorni in circuito.
Autodromo, altro che orgoglioLa tradizione è anche di bagarini

Monza – Autodromo orgoglio di Monza. Sì, forse, a volte no. Perché con il nome del circuito, in giro per il mondo ci va anche la consueta, noiosa cantilena di un fenomeno piacevole come la febbre nel primo giorno di vacanza. Anche quest’anno, giusto per mandare la tradizione, italiani e stranieri provenienti da mezzo mondo sono stati accolti al circuito al ritornello di “compro biglietti compro”.

Un fenomeno a cui, nel 2012, Monza non sembra proprio essere in grado di porre rimedio. Numerosi, lungo tutte le vie d’accesso, i rivenditori abusivi di tagliandi d’ingresso, impegnati a richiamare con circospezione più o meno misurata le decine di migliaia di fan del motore diretti verso il circuito.