Lentate sul Seveso – É un’area boschiva come tante, ma in realtà gli alberi del Parco sovracomunale della Brughiera Briantea fanno sempre più da scenario a fatti criminosi. Succede in particolare a ridosso dell’abitato di Cimnago, dove sabato 18 agosto alle 22.30 una squadra dei pompieri di Seregno è stata chiamata in via Bizzozero per spegnere un incendio. In uno dei sentieri principali, che conduce al Lago Azzurro, una Jaguar era avvolta dalle fiamme. Evidente che si trattasse di atto doloso, immediato anche l’intervento dei carabinieri della stazione di Meda, che ora indagano coordinati dal capitano Francesco Provenza, comandante di compagnia, per risalire al proprietario della vettura e capire chi l’abbia bruciata nel cuore della notte.
D’altronde accedere al Parco per liberarsi di qualcosa “che scotta” è fin troppo semplice: dalle sbarre, installate per impedire l’accesso a auto e motorini, qualcuno ha rimosso i lucchetti e così basta spostarle e il gioco è fatto. I Boschi della Brughiera sono poi crocevia di squillo di origine nigeriana, che si prostituiscono in mezzo alla boscaglia, lasciando al loro passaggio mucchi di fazzoletti e preservativi usati. Ma non è possibile cambiare le cose, trasformando il Parco in un polmone verde per famiglie, com’è stato per il cugino “più ricco” Parco delle Groane? L’abbiamo chiesto all’assessore all’ecologia Iolanda Negri, oltretutto presidente dell’associazione La Puska che nei sentieri della Brughiera organizza visite e campagne di pulizia, e al direttore del Parco Daniele Piazza, oggi è anche responsabile delle Guardie ecologiche volontarie.
«L’episodio di sabato, purtroppo, va inquadrato come atto criminoso, che non compete alle forze dell’ordine. Per quanto riguarda la cura e la salvaguardia della zona, il lavoro delle 19 Gev ha già raccolto i primi frutti: la questione eternit (nel 2011 le discariche erano all’ordine del giorno) è rientrata e diversi comuni ci fanno segnalazioni, che hanno portato anche a indagini di natura giudiziaria». «Le attività vandaliche non mancano su tutto il territorio – ha evidenziato l’assessore Negri – A tal proposito incontrerò a inizio settembre il responsabile delle Gev, l’Associazione nazionale carabinieri in congedo e la Protezione Civile, per mettere a punto una serie d’interventi che possa essere d’aiuto alla polizia locale. L’obiettivo è un paese più sicuro e per paese intendo anche le aree ai margini. Un lavoro difficile, per questo spero nell’aiuto dei cittadini».
Cristina Marzorati